DER NOIR: A Certain Idea Of Love
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17/12/2015A priori avremmo scommesso che i Der Noir nel nuovo lavoro avrebbero mantenuto il solito sound avangarde dark/wave che ha contraddistinto i lavori finora rilasciati. Mai speranza fu più vana perché il nuovo disco dei romani (in formazione allargata in quanto ha preso parte alla stesura del disco Simona Ferrucci delle Winter Severity Index) è qualcosa di tanto più lontano da quanto fatto finora. Totalmente strumentale, stavolta scavano in profondità e lungo direttrici elettroniche e sperimentali appena lambite in 'Numeri e Figure'; le linee portanti viaggiano lungo bisettrici che intersecano rifrazioni elettrodark marziali, con voli post rock come in "Idea Of Love", il kraut/post rock/cold wave di "Antartica" (il brano più bello del lotto che trasmette sensazioni di freddo eterno e di distese glaciali), il drum and bass più ipnotico e ricercato unito al drone ("Blue’' allungato in termini di rapporto durata/idee), il tutto cesellato dal riffing di Mazzenga dalla chiara matrice Cocteau Twins degli esordi ‘Albatross’, dal basso pulsante di Manuele Frau e dalle macchine assoggettate al proprio volere di Luciano Lamanna. Un viaggio ipnotico multidimensionale di electro post dark and bass dove suoni profondissimi metteranno in serio pericolo la tenuta del vostro impianto audio. La massima espressività quest’opera la raggiunge dal vivo, dove viene fuori tutta la dirompenza dei suoni ultrabassi che nessun solco di plastica potrà mai contenere.
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