DECLINE OF THE I: Inhibition
data
30/09/2012Per quanto ci si sia sforzati di elaborare una prima parte di un concept sotto una veste (la solita, trita e ritrita) un po' troppo pseudo elitaria, il lavoro del progetto Decline Of The I risulta comunque alle nostre orecchie come qualcosa di positivo. E' un black metal che non fa certo gridare al miracolo, ma soprattutto non fa certo pensare agli artisti che vengono raccomandati come della medesima vena artistica: Neurosis, Code, Burzum. Le trame di riff create dai sei corde di Oakland sono ben più del lavoro intricato che i francesi vogliono diffondere. Molta atmosfera, chitarre che non incidono quanto dovrebbero tanto che la durata dei brani è un elemento di forza in più delle composizioni, ma non si fa il pieno di arrangiamenti. Ciò sarebbe stato utile, come in qualche spunto interessante di "Mother And Whore", per prendere qualche riff e rinvigorirlo di continuo. Ma 'Inhibition' è un lavoro monolitico, che ritrova quel po' di luce con gli ultimi tre brani. Aspettiamo ulteriore maturazione: magari sapranno stupirci con un sound più ricco.
Commenti