DEAD HEARTS: BITTER VERSES
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06/10/2006Ennesima cartuccia metalcore sparata dalla Ferret nel mese di settembre dopo gli ottimi Misery Signals (e in attesa dell’imminente nuova fatica dei Twelve Tribes), i Dead Hearts debuttano con questo “Bitter Verses” e fanno già sul serio. Eh si, perché chi come il sottoscritto pensava di trovarsi davanti al solito disco post-core edito dalla Ferret si sbaglia di grosso. La band statunitense prende certamente le mosse da quel tipo di sound, ma lo arrichisce, lo rende più peculiare e osa cercare di accontentare i palati più svariati in circolazione. Supportato da un artwork di tutto spessore che rende il platter ancor più accattivante i Dead Hearts passano con disinvoltura dal metalcore più emozionale e riflessivo (“Dusk”, “Fall”) a tiratissimi brani di puro punk/hardcore che ti lasciano di sasso sia per come sono inseriti magistralmente nella tracklist, sia per la botta che ti danno in testa piombandoti all’improvviso nei padiglioni auricolari. Poche band saprebbero fare altrettanto senza risultare banali, fuori luogo o peggio delle copie di prova di altri blasonati act oltreoceanici. I Dead Hearts ci sanno fare alla grande, e alla grande ci sa fare anche la Ferret ultimamente viste le uscite che sta propinando soprattutto in fatto di nuovi talenti; sarebbe facile sputacchiare uno dopo l’altro cloni dei Killswitch Engage e batter cassa dai fan. Ben più arduo è scovare gruppi validi a tutto tondo e crederci così tanto. Tanto di cappello.
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