Danger Zone: Undying
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09/11/2012E' un ritorno col botto quello degli italiani Danger Zone, autentici pionieri della scena hard&heavy della penisola nei primi 80's. 'Undying' segna un nuovo entusiasmante capitolo nella storia di Roberto Priori & C., fatto di sfuriate hard rock per certi versi di matrice teutonica e aperture melodiche capaci di portare l'ascoltatore al coro quasi immediato. Ottima la prova di Giacomo Gigantelli al microfono, così come quella di Roberto Galli e Paolo Palmieri che rispettivamente al basso e dietro ai tamburi, formano una sessione ritmica granitica e quadrata. L'album parte con la title-track che fa subito capire senza dubbi che ci troviamo di fronte a un piccolo gioiello, il regalo impacchettato con la carta più bella che ti fa venire voglia di scartarlo immediatamente. Se apriamo poi la scatola troviamo perle del calibro di "I To I", la robusta "Half A Chance", il mid-tempo di "Paralyzed" che ci riporta a sonorità alla Kiss di 'Psycho Circus'. Bellissima "Falling Up" con il suo arpeggio iniziale e quell'incedere alla Whitesnake, con prova davvero sublime di Gigantelli, qui sicuramente al suo meglio. Sia chiaro: i Danger Zone non sono il classico gruppo di dinosauri, tornati insieme per ripassare la lezione imparata negli anni e riproporla con fare nostalgico, tutt'altro! Il quartetto tricolore, anche grazie ad una produzione degna dei dischi internazionali che siamo abituati ad ascoltare, segna un passo deciso nel presente e perchè no, verso un futuro nel quale ci auguriamo di rivederli calcare i palchi più importanti d'Europa, come già successo con la partecipazione a importantissimi metal festivals durante i primi anni di vita della band.
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