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CROWHURST: Incoherent American Narrative

data

18/02/2020
60


Genere: Experimental
Etichetta: Prophecy Records
Distro:
Anno: 2020

Devo dire che i Crowhurst sono una band molto eclettica che ha saputo agevolmente passare dallo sludge al black, al noise, fino alla sperimentazione pura. Ecco, appunto, sono pure troppo eclettici! Per questo nuovo disco dal titolo 'Incoherent American Narrative'  si sono avvalsi della collaborazione del compositore sperimentale Gavin Bryars, del quale riprendono elementi di su opere edite e pure inedite. Il risultato è che siamo di fronte a un disco di soli tre brani dalla durata mostruosa totale di ben 50 minuti. Praticamente è quello che di solito definisco un “chiummo”, nel mio dialetto, un mattone. Prendiamo il brano di apertura “Blistered Glaciers”: dopo 10 minuti di suoni eterei ai limiti dell’ambient, con una tastiera bloccata su una nota sola, finalmente troviamo una variazione del tema, per usare un eufemismo, nel senso che cambia il suono della tastiera, ma sempre di nota unica si tratta e per altri tre lunghissimi minuti. Sembra l’intro di "Shine On You Crazy Diamond", ma lì almeno il brano si evolve e chi scrive, a proposito del panorama prog rock, non è un fanatico dei Pink Floyd e di Wish You Were Here . La stessa cosa si può dire per “Not Yet Ready For Flowers”, conla più “umana” durata di 9,47! L'ultima traccia “Dead Swans Of Dreams” dura 25 lunghissimi e inutili minuti, con inizio tetro di campane e gong una vellutata tastiera in sottofondo. Il problema è che pure questa traccia pare interminabile e poteva finire prima. Si tratta di un puro esercizio di stile buono come colonna sonora o per chi ama la musica che qui “definiamo sperimentale” come momento di massimo relax. Personalmente lo trovo pesante da mandare giù e ho faticato ad ascoltarlo tutto. Va bene la sperimentazione, ma non fine a sè stessa perchè se non c'è qualche guizzo significativo, rischi di addormentarti.

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