CREYE: Creye
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21/10/2018La Frontiers ha speso gli ultimi mesi a pubblicizzare ai quattro venti l’uscita del debut di questa “new sensational band”, inutile dirlo, direttamente dalla Svezia e finalmente abbiamo tra le mani il cd. Segnaliamo intanto la presenza dietro il microfono del figlio del grandissimo Jim Jihaded (Alien), qui alla prova decisiva sulla sua maturità vocale, ma andiamo con ordine. Presentati come un connubio tra One Desire, primi Heat e Work Of Art, a parere dello scrivente il sound della band che si avvicina di più questo lavoro dei Creye è sicuramente il primo (e unico) lavoro dei Diamond Dawn, quindi tastiere sempre in primissimo piano (con volume decisamente più alto rispetto alle chitarre), e dei suoni alcune volte molto “sigle serie tv anni 80”. Il sound è pulitissimo dalla prima all'ultima nota, forse un po' troppo studiato a tavolino, ma i ragazzi è innegabile che ci si sappiano fare. Buona e coinvolgente la prova di Jihed Jr. (anche se Alexander Strandell che ha prestato la voce sul primo disco del gruppo è chiaramente di un altro pianeta). Le canzoni sono di tutte di pregevole fattura, molto curate nei suoni (buona la produzione), anche se manca la vera e proria hit (sono stati riproposti anche i pezzi presenti sul primo Ep). I Creye saranno presenti in alcuni festival europei e provo a fare una previsione…presenti anche al nuovo Frontiers Rock Festival appena annunciato?
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