CRAZY LIXX: Forever Wild
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17/05/2019Tornano i Crzy Lixx da Malmoe (Svezia), a due anni di distanza dell’acclamatissimo 'Ruff Justice' (a parere di chi scrive miglior album in campo melodic hard rock del 2017). I Crazy Lixx già con l’album sopracitato hanno provveduto ad un certo sdoganamento musicale, passando da una sorta di sleazy ad un piu’ maturo hair metal con devozione per i gruppi che fecero fortuna negli anni '80 (con questo nuovo 'Forever Wild' siamo allo sdoganamento completato in quanto questo album e’ un chiaro omaggio ai vari Skid Row, Warrant, Poison, Europe, Bon Jovi, Def Leppard. E che omaggio!!) Siamo già di fronte (credo) al migliore album che il 2019 ci possa regalare, altro non si può dire ad un disco del genere, curato in maniera maniacale in tutti i particolari a partire dalla produzione stellare con suoni cristallini e puliti laddove ce n’e’ bisogno, e ad un sound patinato e “laccato” che non sentivo da almeno, uhm, 30 anni. Punto di forza il songwriting (come sempre), e album che parte alla grande con i primi due singoli (con remainder sleaze vecchio stampo, due inni che ti si stampano subito in testa); Rexon mattatore come non mai è riuscito a costruire strofe bellissime che preparano ad esplosioni di chorus che fanno gridare al miracolo ("Silent Thunder" sembra essere uscita da una delle sessioni di 'New Jersey' dei Bon Jovi). Piu’ ottantiana che mai la sincopata “Eagle”, altro pezzo da 90 che fa gridare al miracolo e che sa molto Europe periodo 'Out Of This World'. E’ un susseguirsi di hit: ”Terminal Velocity, ”It’s You” (fenomenale chorus), “Weekend Lover” e la stupenda ballad “Love Don’t Live Here Anymore” che se fosse uscita tre decadi fa sarebbe passata a ripetizione sui canali musicali dell’epoca. Formazione amalgamatissima, un plauso particolare ai due chitarristi che da quando sono entrati nella band hanno fatto alzare l’asticella del gruppo portandolo ad un livello altissimo. L’album del miracolo può arrivare (raramente) una volta nella vita, se riesci a farne due consecutivi vuol dire che sei non un’ottima, ma una grandissima band! Album del decennio.
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