CARCHARODON: Roachstomper
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14/04/2013Cinque anni di attesa: tanto ci è voluto per avere tra le mani il come-back dei savonesi Charcharodon, autori di un genere piacevole (il secondo brano, già dal titolo, ha un'atmosfera goliardica e spassosa) e ben suonato, a metà tra stoner/doom, death'n'roll e venature southern. E' questa la prima impressione che si ha ascoltando il loro secondo album. Un salto enorme rispetto il precedente 'Macho Metal', disco che risentiva leggermente dell'immaturità compositiva dei ragazzi. Ma questo 'Roachstomper' cos'avrà di speciale? La chiave di lettura l'abbiamo ritrovata nel modo in cui ogni brano può trascinare l'ascoltatore, rendendosi manifesto di un continuo cambio di pelle. E così, dopo 'Drunk Till Death' dei Southern Drinkstruction e il ritorno degli Helligators a breve, possiamo contare su un grande altro ritorno. D'altronde siamo su questa falsariga, anche se c'è da sottolineare che i Carcharodon premono più sull'acceleratore, sono più rozzi e particolari ("Adolf Yeti" o la folle "Alaska Pipeline"). Questi pazzi si tuffano di pancia sugli scheletri di band quali High On Fire, Down ed Entombed (sapete quale disco, non fate i finti tonti). Godibile anche la vena melodica che traspare un po' per parte come in "Giant Squid". 'Roachstomper' è suonato alla grande, diverte e soddisfa appieno.
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