BOB K: Fragile
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02/12/2010Il nome potrebbe trarre in inganno: i Bob K sono una band proveniente dalla fredda Svezia. Sono in giro da più dieci anni, arrivano oggi alla pubblicazione della loro seconda fatica. In tutta onestà gli U2 sono forse una delle band più sopravvalutate di sempre, ottimo singer, un chitarrista pregevole nell'inventarsi un suo suono, bravi nello scrivere canzoni alla fine degli anni '80 per poi vivere di rendita con qualche cosa di decente nei due decenni successivi, ecco il perchè del sopravvalutati. Conclusa questa divagazione dove il senso è che è alquanto inutile essere dei cloni della band di Dublino, onestamente non se ne sente il bisogno, la band in oggetto si avvicina al concetto di cui sopra. Questi Bob K però sono bravi, belle liriche e ottima qualità di esecuzione. Si autoproclamano paladini dell'arena rock, ottimi con “Save Me“, od il singolo “Morningstar“. Certamente brani azzeccati, ma al termine dell'ascolto cosa rimarrà? Sicuramente una buona impressione per la qualità profusa, il ritmo di brani come “Coma“ e poco amaro in bocca rispetto alla sensazione che lascia la band di Bono & co. negli ultimi loro lavori: belli un paio di brani, tutto il resto è noia. Questa band invece è viva e vibrante, a volte troppo ispirata oltre a quanto sopracitato a Coldplay, oppure Mew, a tratti un po' troppo Peter Gabriel, comunque piacevoli fino in fondo, e questo è già un successo.
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