You are here: /

BLUE OYSTER CULT: The Symbol Remains

data

03/11/2020
80


Genere: Hard Rock
Etichetta: Frontiers Records
Distro:
Anno: 2020

Lo confesso: ero molto, molto titubante su questo ritorno dei leggendari Blue Oyster Cult. D'altro canto quando una band cosi importante si rimette in gioco con un lavoro di inediti, dopo così tanti anni (l'ultimo lavoro in studio, recentemente ristampato dalla nostra Frontiers, risale al lontano 2001), e con una formazione rimaneggiata (con i soli storici Eric Bloom e Buck Dharma a rappresentare il legame con le storiche origini del gruppo), il rischio della delusione è dietro l'angolo. Beh, niente di più sbagliato, perchè gli statunitensi confezionano un disco che, nonostante l'ora di musica e la presenza di 14 pezzi, è assolutamente valido e riuscito. Si parte con "That Was Me", puntellata su un riff cupo ed oscuro, una penetrante linea di basso, intervallata da uno stacco reggae, e impreziosita da una linea vocale melodica nella sua non banalità, per continuare con l'elegante ed energica "Box In My Head", ed è subito chiara una cosa: l'heavy rock originale e "sbilenco" della band è ancora notevolmente ispirato e vincente. E siamo solo all'inizio! Degne di menzione sono anche la spettacolare semi-ballad "Tainted Blood" (una delle mie preferite del disco), la catchy e sognante "Edge Of The World", lo spettacolare rock melodico di "The Machine", il rapido country rock di "Train True" (Lennie's Song) o l'oscura "The Alchemist". Al netto di una seconda parte meno vincente della prima, brani "brutti" non ce ne sono, giusto qualcuno più debole: la cadenzata e metallica "Stand And Fight" è infatti noiosetta, cosi come "There's A Crime" non provoca grandi sussulti. Niente di grave, comunque, perchè la maggior parte delle tracce valgono comunque il prezzo del biglietto, mostrando classe e sapienza compositiva a palate. Se siete nel gruppo di quelli che, essendo presenti solo due membri originari, pensano che il disco debba giocoforza fare schifo, fatevi un favore: lasciate da parte le "menate" sulla formazione, prestate ripetutamente attenzione a questo disco, e scoprirete un gioiello di pura classe, da ascoltare e riascoltare. Una grandissima sorpresa!

MANY DESKTOP PUBLISHING PACKAGES AND WEB PAGE EDITORS NOW USE Reviewed by Admin on Jan 6 . L'Amourita serves up traditional wood-fired Neapolitan-style pizza, brought to your table promptly and without fuss. An ideal neighborhood pizza joint. Rating: 4.5

Commenti

Lascia un commento

live report

Razzodi

RHAPSODY OF FIRE, FREEDOM CALL, SECRET SPHERE
Plan B - Malmö

Non vedevo i Rhapsody (Of Fire), in qualsivoglia formazione, da un concerto di supporto agli Stratovarius al Palacisalfa di Roma il 27 aprile del 2000. Dopo un quarto di secolo, lo scorso 7 novembre, me li ritrovo a 500 metri da casa. Come non andare? A supporto dove...

Nov 30 2024

2015 Webdesigner Francesco Gnarra - Sito Web