BILLIONAIRES BOYS CLUB: Something Wicked Comes
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18/11/2010Un supergruppo hard rock nel 1993? Pericoloso...Mark Boals è noto per essere stato il cantante di Malmsteen, Jorg Fischer per la seconda chitarra negli Accept, Johansson per aver suonato la batteria anche lui con Malmsteen, Marcel Jacob come bassista nei Talisman, Magnus Rosen per essere il bassista degli Hammerfall. In pratica nitroglicerina allo stato puro. Pericoloso perchè siamo in piena era Grunge ed i nostri eroi ci propongono un qualcosa che richiama i Black and Blue, Keel, Tangier e, a volte, i Kingdom Come. La produzione in capo a Fisher è paradisiaca, perfetta. La qualità se è indiscutibile sulla carta, altrettanto lo è nella resa sonora. Boals non sorprende, forse tira troppo verso Mark Slaughter che verso un Soto; sorprende invece Fischer: ha passato dieci anni alle spalle di Wolf Hoffmann, manco gli facevano registrare i dischi e lo spazio per eventuali soli era minimo. Qui ci regala una prestazione eccellente e lascia a bocca aperta per lirismo e tecniciscmo profusi. Il prolema fondamentale è però il limite che si scorge mano a mano che si ascolta il disco, limite che si traduce con pochezza di idee e canzoni quasi uguali una all'altra senza che se ne possa innalzare una, un po' come molti dischi del genere del recente passato. Forse un menzione la meritano le due ballad “Eternal Flame“ e “Can't Last Forever“, oppure la opener “Won't See You Again“. Una band a cui si chiedeva e si sperava di più, un'occasione persa.
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