BIG GUNS: Between Pleasure and Addiction
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21/01/2011Questi ragazzi stupiscono. Tanto. Ed è una cosa veramente rara. Fondamentalmente stupiscono per la freschezza della proposta, per gli ottimi arrangiamenti e per la qualità dei brani profusa nelle undici tracce di questo 'Between Pleasure And Addiction'. Nascono come tributo agli Skid Row in quel di Treviso nel 2005, ma non paghi di fare da cloni alla band del New Jersey, incominciano a comporre brani propri. La proposta è un ottimo mix di hard rock fine anni '80 con contaminazioni sporadiche moderne, molto varia e tirata la sezione ritmica con il batterista Manuele Mr Kinder sugli scudi. Per quel che riguarda la voce di Sexy Jaxy, sarebbe semplice accostarla a Bach, ma è inevitabile: gli si avvicina molto nelle note più lunghe e melodiche, la modulazione ed i colori sono onestamente impressionanti. Puro esempio di quanto sopra è “Prisoner Of My Way“ la quale, oltre ad essere splendida (assoli compresi), esalta il concetto sulla voce di Jazy. Divertente e godurioso il r'n'r di “Next Tuesday“, il lento “Ticket To L.A.“ che per grazia ricevuta non ricalca le varie "18 & Life", anzi, la band di Rachel Bolan & co. pagherebbe oggi per farla sua. Se si deve rompere le scatole ad un prodotto così bello, si nota che la pronuncia inglese può essere migliorata e resa un attimino meno “italianizzata“, è comunque un minus, non di certo un'orrenda pecca! Come espresso in apertura, colpisce la qualità dei brani, variegati, ben costruiti e piacevoli all'ascolto. Un ottimo esordio, ben prodotto considerando l'autoproduzione, solare, positivo, fa trascorrere in allegria quaranta minuti, e quando finisce viene voglia di ascoltare il tutto nuovamente. Bravi, bravi, per il lavoro svolto, per non avere scimmiottato gli Skids, o band similari, e per essere in possesso di un minimo di identità che in questo genere è merce più costosa e rara del platino.
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