AT VANCE: Facing Your Enemy
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27/04/2012Gran bel ritorno della band di Olaf Lenk che cavalca sapientemente la sua creatura nel nono capitolo in studio. E' un vecchio marpione, sa bene come far riuscire i pezzi, ed inoltre per questo disco si serve di Casey Grillo alla batteria, preso in prestito dai Kamelot, e si avvale ancora dell'ugola di Rick Altzi il quale, ad onor del vero, non fa rimpiangere più di tanto i vari Hartmann o Leven. A livello qualitativo siamo decisamente sopra l'ultimo 'Ride The Sky', Lenk si supera in alcuni frangenti mentre in altri gioca sull'esperienza e sull'innato amore per il power anni '80. "Heaven's Calling" apre potentemente le danze con un Grillo grandioso, mentre il melodico cantato sfocia in un pre e inciso eccellenti. La title track calma gli animi e riporta la band verso lidi hard rock d'annata, così come "Fear No Evil", mentre "See Me Crying" si inserisce perfettamente a metà strada fra il rock melodico ed il Malmsteen di quando sapeva ancora scrivere canzoni. Non è tuttavia solo oro, alcuni filler ci sono eccome, "Things I Ever Needed" e "Tokyo" non sono nulla di che, mentre il neoclassicismo di Olaf si impone deciso su "Saviour" e "Fame And Fortune" riportando il disco ad alti livelli. Un lavoro di tutto rispetto che va a tener compagnia a 'VII' e fa dimenticare il passo falso di 'Ride The Sky'. A questa band si chiede vigore, neoclassicismo, melodie e ballad e ciò che si ottiene è esattamente questo, quindi obiettivo centrato.
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