AS LIGHT DIES: ARS SUBTILIOR FROM WITHIN THE CAGE
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24/06/2010Al secondo disco la band spagnola non sposta di una virgola la proposta, tanto meno sono tangibili evidenti passi avanti rispetto all'esordio, anche se una maggiore fluidità contraddistingue le tracce. 'Ars Subtilior From Within The Cage', e già il titolo la dice lunga sulla non-linearità del disco, mostra difetti e limiti ed allo stesso tempo potenzialità enormi. Si passa allegramente da passaggi progressive al folk, dal death/black a forme di metal più moderne e possenti in stile Machine Head con molta non curanza. A volte s'intravedono anche spunti ed atmosfere tipicamente gothic, ma nell'insieme le tante idee messe sul piatto si amalgamano poco, restano slegate e prive di logica. Non che sia un male, anzi, ma qui spesso non si tratta di brani dall'incedere comune ed influenzati a seconda dei casi da stili e generi differenti, ma di veri e propri salti da un genere all'altro senza colpo ferire, e con relativo cambio di sonorità. Non sembra di ascoltare una sola band, ma diverse, e questo snatura l'essenza ed il talento degli As Light Dies che ancora una volta sprecano l'occasione di potersi finalmente affermare. Se a tutto questo si aggiunge che i testi sono multilingua, in spagnolo, in inglese, in francese e giusto per non farsi mancare niente anche uno scorcio in tedesco e, perchè no, anche in italiano ("Yearning For Blissful Moments"), allora pare evidente che l'effettiva resa dei brani vuole essere espressa attraversa la quantità e non tramite la qualità. Insomma, una torre di Babele a tutti gli effetti che non cerca la convivenza tra diversi, e lascia emergere singole individualità che faticano ad integrarsi.
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