ANTI TANK NUN: Fire Follow Me
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28/06/2013La Polonia è una terra che non ha mai fornito nomi altisonanti nel palcoscenico hard rock/metal, ma si è sempre distinta per la presenza di un fitto sottobosco di band da sempre in fermento, anche se quasi mai in grado di presentare al pubblico elaborazioni sonore degne di particolare nota. A questo scenario non fanno certo eccezione gli Anti Tank Num, un progetto alquanto strampalato ideato nel 2012 dalla mente di Tomek "Titus" Puckaki, già vocalist/bassista e leader della thrash metal band Acid Drinkers, che unisce le proprie forze assieme a quelle di Igor "Iggy" Gwadera, chitarrista quindicenne (!), autori nel medesimo anno di un debut album passato pressochè inosservato oltre i confini nazionali. Con ogni probabilità il destino di questa band, completata con gli innesti del batterista e di un secondo chitarrista, non dovrebbe subire scossoni con la pubblicazione di questo 'Fire Follow Me' che ci ripropone il solito pastone fatto di riff davvero grezzi presi qua e là senza farsi troppi scrupoli da Motorhead, Black Label Society, rivestiti di una patina punk giusto per cercare di conferire al prodotto un'immagine di modernità che lascia il tempo che trova, per poi smentirci con improvvisi flash-back quando importunano in alcune circostanze i più terrosi Black Sabbath epoca Ozzy (a cui spesso Tomek fa riferimento nell'impostazione delle linee vocali), ed i brani che ne derivano si presentano assolutamente inconcludenti dove sovente la noia prende il sopravvento, mentre la rozza voce oltre a non apportare alcunché ad un prodotto carente sotto quasi tutti i punti di vista. In particolare sul lato del trasporto emotivo, riesce a rendersi fastisiosa, ragion per cui possiamo stendere un velo pietoso su questo sodalizio che si prefigge lo scopo di creare una sinergia tra la trentennale esperienza di Pukacki e colui che dovrebbe rappresentare il futuro, Igor Gwadera, del tutto immaturo per poter dare un impulso decisivo alla scena musicale polacca.
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