ANONYMUS : La Bestia
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02/02/2021Attivi dal lontano 1989 ed a noi colpevolmente sfuggiti dai nostri radar, ecco capitarci tra le mani l’ultima fatica discografica dei canadesi Anonymus. Undici capitoli in studio, per un progetto che all’inizio della propria carriera canta in francese, per poi arrivare oggi allo spagnolo, per la quasi totalità del disco, e all’italiano. La scelta dona una certa dinamicità ai brani ed una sanguigna tonalità che ci porta alla mente i classici del filone sud americano: Ratos De Porao, Sepultura vecchia maniera, Whiplash e Kreator. Niente di innovativo o rivoluzionario, ma l’adrenalina e l’onda d’urto prodotte nelle note di La bestia non possono essere ignorate. Rivoluzione, reazione, in uno stile ed in una lingua che calzano a pennello con le atmosfere che la band vuole ricreare. Selvaggia corsa in cui ogni passo viene visto come libertà raggiunta, una spinta ogni volta più forte che, al contempo, ci rende più liberi. Sublime l’uso delle chitarre e gli intrecci delle voci, certamente in linea con i dogmi del filone, ma sapientemente strutturati. Complimenti allora, thrash metal old school con i fiocchi, per un progetto certamente genuino e che non a caso vede la luce alla fine degli anni ottanta. Gli Anonymus meritano attenzione, augurando loro una carriera ancora lunga e prolifica.
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