AMANITA VIROSA: Original Plague
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25/05/2020Melodia e passione fluiscono prepotentemente dalle note di Original Plague, secondo capitolo discografico, a distanza di quattro anni dal suo predecessore, dei finlandesi Amanita Virosa. Dieci pezzi in cui il death metal si veste con eleganza di melodie e tastiere, queste ultime tra le colonne portanti di un lavoro vibrante ed armonioso. Le influenze principali sono quelle svedesi, per quanto riguarda il concetto di estremo e melodico dell’album, unitamente a qualche scorribanda nel black. Ci vengono prepotentemente alla mente gli Amon Amarth, con l’aggiunta di Keyboards ad esaltarne i contorni epici e power delle progressioni dei brani. Crescendo continuo delle ritmiche, strutture che hanno come colonna portante le melodie di una tastiera che ricorda il lavoro dei Nightwish. I pezzi ripercorrono quell’evoluzione stilistica degli Amon Amarth degli ultimi anni: voce presente, arricchita da orpelli di piano e ondate di consistenza metal con l’aggiunta di epic. Original Plague non finisce però con lo scadere nel luogo comune e nella ridondanza, anzi mostra di sé molte sfaccettature. Gli Amanita Virosa hanno dalla loro freschezza ed idee che, se sapranno sviluppare ulteriormente, li potranno proiettare in una dimensione di pregio del metal estremo sinfonico. Godetevi per ora un disco qualitativamente ineccepibile e ricco di spunti.
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