ACE FREHLEY: Origins Vol.1
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08/04/2016Una carrellata di grandi classici del rock per 50 minuti di vera libidine per gli amanti dell'hard rock senza compromessi. Questa è la sensazione che si ha nell'ascoltare 'Origins Vol.1', nuovo lavoro dello storico guitar hero dei Kiss Ace Frehley. Solitamente, quando ci si trova davanti ad album di cover i più storcono il naso, in attesa di ascoltare i soliti refrain triti e ritriti, o "brutte copie" che offendono l'originale. Ace, avvalendosi della collaborazione di numerose stelle del panorama rock mondiale, come Lita Ford, Slash, Paul Stanley e Mick Mc Ready dei Pearl Jam (per citarne alcuni), ha attraversato con straordinaria naturalezza, con la grinta della sua chitarra, mezzo secolo di rock partendo dalla celebre "White Room" dei Cream (opener dell'album), a cui segue "Street Fighting Man" dei Rolling Stones, a mio avviso la punta di diamante dell'album. A ruota ecco "Spanish Castle Magic" di Hendrix, una sfida difficile per la chitarra di Ace che però ne esce dignitosamente. Coinvolegente e rocknrolleggiante "WIld Thing" dei The Troggs (in coppia con Lita Ford che ha scaldato le corde vocali in attesa del suo nuovo lavoro), e la bellissima "Fire and Water" dei Free, in coppia con il compagno di mille avventure a ritmo di rock n roll: Paul Stanely. Non mancano alcune pietre miliari della storia dei Kiss come "Parasite", ottima versione in coppia con JOhn5, e "RocknRoll Hell". E sempre in tema di duetti, semplicemente meravigliosa la versione della celebre "Emerald" dei Thin LIzzy, con compagno di avventure un certo signor Slash. In prstica, quasi un'ora di storia della "musica pesante", una carellata di grandi personaggi ed un Maestro d'Orchestra, Ace Freheley, che ha avuto la strordinaria abilità di mescolare bene gli ingerdienti e tirare fuori un album di cover molto "originale". Non mi credete? Beh, dopo il primo ascolto non lo abbandonerete più.
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