ACCURSED SPAWN: The Virulent Host
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01/07/2019Dopo una serie di demo ed ep, ecco vedere la luce il primo full-length dei canadesi Accursed Spawn. Il progetto, attivo dal 2010, ci ha fatto aspettare nove anni per regalare un album completo e maturo, un’attesa ripagata certamente dalla qualità e talento della band. The Virulent Host , così si intitola, è un condensato di death metal capace di artigliare il concetto di brutal, senza però mai perdersi totalmente ad una violenza fine a se stessa. Parliamo di un sound estremamente tecnico, bestialità che non perde occasione di essere sfamata da psiche turbata, ma non meno geniale o profonda. Psicotiche strutture, cambi di tempo e produzione che si articolano su moderni fraseggi thrash, sono la costante di tratti che rammentano anche i Fear factory, ma che si manifestano tra le righe di pentagramma di Dying Fetus, Suffocation e Cannibal Corpse. Ciò che abbaglia di più è l’agilità di questa creatura che non resta impantanata tra l’odio e la pesantezza dei suoni, dinamicità che può colpire anche chi non è totalmente asservito al death metal. Le armonie e accelerazioni si intrecciano in un furente turbinio di note, ritmi disumani che si abbattono sui timpani dell’ascoltatore, pioggia di furente energia che lascia presagire una consapevolezza ed un pieno controllo di sé, pronti a scagliare un altro fuoco incrociato di personalità ed idee. Disco maiuscolo, dalle tinte oscure, non in grado di rivoluzionare il filone ma certamente sibilante e velenoso in più punti tanto da lasciar un solco nella scena. Il tempo ci dirà se riusciranno ad aggiungere quell’ingrediente in più capace di renderli unici in un panorama in cui è già stato detto molto. La voce degli Accursed Spawn non è fuori dal coro, ma si distingue perfettamente nei confini del death. Lavoro poliedrico per una realtà da tenere d’occhio e che vi consigliamo di seguire.
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