Abramis Brama: Enkel Biljett
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21/05/2014Non ci era mai capitato di ascoltare un album intero in lingua svedese, e vi assicuriamo che non è facile, almeno per chi come lo scrivente cerca nei testi materiale importante di goduria e valutazione. Nemmeno conoscevamo gli Abramis Brama, quindi oltre a documentarci, abbiamo dovuto ascoltare questo disco una decina di volte. Di certo non manca loro la personalità, l'esperienza e la bravura nel suonare: questo 'Enkel Biljett' ci regala nove perle di assoluto hard rock made in Seventy. Composizioni asciutte e precise, riff crudi accompagnati dalla voce nasale di Ulf Torkelsson, molto bravo nel dare espressività alle liriche (almeno ci affidiamo a quello). Troviamo qua e là citazioni ai Black Sabbath di Ozzy, ed ai Deep Purple della Mark III; "Ber Om Nåd" è la migliore del lotto, a seguire una "Lang Tripp" con vari ammiccamenti ai Santana di Caravanserai. Percussioni e chitarre viaggiano che una meraviglia, e contribuiscono a rendere il disco un trip continuo di belle sensazioni che si manifestano ampiamente in "Aeternum (Et Semper)", col suo passo cadenzato che ti accompagna poi all'ultima traccia, "Jonzos Bolero", una traccia strumentale. Chiudere il lavoro con una strumentale non è roba da tutti, bisogna avere coraggio, personalità, e loro, buon per noi, ne hanno da vendere. Una piacevole scoperta ed al diavolo la lingua: la musica come in questo caso non ha confini.
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