A PERFECT MURDER: STRENGTH THROUGH VENGEANCE
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08/09/2005Secondo album per gli statunitensi A Perfect Murder che ci offrono l’ennesima rilettura dello stilema Pantera tanto caro all’ondata di band metalcore (ma non solo), fortunatamente con qualche variazione. Nonostante le palesi somiglianze di sound e di voce, a tal proposito il singer Kevin Randel è un clone totale di Phil Anselmo, ai Perfect Murder piace spingere sull’accelleratore come dimostra fin da subito la terremotante title-track che apre il lavoro e alcune incursioni nelle lande svedesi con dei riff riconducibili piuttosto facilmente agli At The Gates nella splendida conclusione di “Slay The Masses”. Purtroppo l’eccessivo pegno pagato ai Pantera nel corso del platter si fa sentire con insistenza sebbene la band cerchi di far credere il contrario; “Black Hate Machine”, il quasi plagio di “Snake Eyes” (ascoltatene l’incipit…), le intro simil “This Love” che si sprecano… non che i cinque siano incapaci di scrivere buone canzoni, sia chiaro: tutti i pezzi di “Strength Through Vengeance” si ascoltano con piacere e scorrono via tutto sommato lisci, ma la sensazione di deja vu è più volte a livelli di allarme. Se non fosse per l’ottima produzione si potrebbe puntare l’album su un brano a caso e scambiarlo tranquillamente per un lavoro della band di Anselmo e Darrell; gli A Perfect Murder devono cercare di rimboccarsi le maniche e scrollarsi di dosso l’etichetta di ‘figli dei Pantera’. E visto che “Strength Through Vengeance” è tutto sommato un bel disco, chi ben comincia è a metà dell’opera.
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