3RD: D DAY
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05/04/2008Crossover? Metalcore? Nu Metal? Difficile catalogare questi 3rd, qui al primo full lenght, ma poco importa sotto quale genere vogliamo farli finire, dato che una qualsiasi delle tre etichette, a grandi linee, andrebbe in ogni modo bene per inquadrarli. A tratti però il quintetto campano sembra suonare addirittura un simil Korn metal, tante sono le analogie con la band di Johnatan Davis (del periodo ‘Follow The Leader’ in particolare) e basta ascoltare il refrain della pur buona “Vanishing Life” per capire che non sto esagerando. Va detto che comunque qui i toni sono mediamente più aggressivi, con spunti più vicini al thrash, a testimonianza della volontà della band di ritagliarsi un proprio spazio che gli permetta non essere confusa con altri milioni di gruppi. Una volontà che però non riesce a trovare sempre conferma nei fatti. “Empty/Alive” è con tutta probabilità il migliore brano del lotto, per come riesce a combinare melodia ed aggressività, ma anche la title track da questo punto di vista non scherza. Imponente è anche l’impatto di “Fateless”, mentre “Unable” e, soprattutto, “Nothing Safe” se la giocano puntando su situazioni meno concitate. Un debutto, in definitiva, più che sufficiente, perché ben suonato ed in grado di mostrare qualche buona idea, ma che paga la propria scarsa originalità.
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