COHEED AND CAMBRIA: il nuovo singolo "Blind Side Sonny"
I COHEED AND CAMBRIA pubblicano il nuovo brano "Blind Side Sonny", primo assaggio del prossimo capitolo della band. Dopo l'apprezzatissimo "Vaxis Act II: A Window of the Waking Mind" del 2022, che ha ottenuto il successo della critica e il primo singolo da Top 10 della loro carriera con "Shoulders". "Blind Side Sonny" segna il brano probabilmente più aggressivo dei Coheed and Cambria fino ad oggi e svela un nuovo cattivo presente nell'universo The Amory Wars/Vaxis della band. Insieme al nuovo singolo, i Coheed and Cambria condividono il video diretto da Max Moore, in cui la band si esibisce davanti ai propri fan scatenati, mentre l'insidioso Sonny si insinua lentamente tra la folla: https://www.youtube.com/watch?v=bb_hDngr8ao&ab_channel=CoheedandCambria
Il commento del cantante Claudio Sanchez in merito al singolo:
"'Blind Side Sonny' è una canzone sulla vendetta. Ciò che a qualcuno può sembrare una scelta innocente può essere terreno fertile dell'incomprensione maligna di un altro. La percezione può essere il tuo peggior nemico".
Il brano è già disponibile su tutte le piattaforme streaming:
Negli ultimi 20 anni, i Coheed and Cambria hanno continuamente rotto gli schemi di quello che può essere un gruppo rock, forgiando il proprio percorso e costruendo un universo intorno alla loro musica diverso da qualsiasi altro. Che si tratti del modo in cui il loro approccio al songwriting, che spazia tra i generi, ha permesso loro di creare un ponte tra i mondi senza essere contenuto in uno solo, o dell'arco narrativo sfaccettato dei loro album e della serie di fumetti, che segnano la storia concettuale più longeva della musica, i Coheed and Cambria hanno costantemente forgiato nuovi standard, senza mai conformarsi. Composta da Claudio Sanchez (voce/chitarra), Travis Stever (chitarra), Josh Eppard (batteria) e Zach Cooper (basso), la band ha conquistato gli ascoltatori e la stampa di tutto il mondo con le sue composizioni visionarie e la sua maestria concettuale.
Photo credit: Alan Poizner
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