DISTORSION TOUR 2023
9 aprile 2023. Persa la prima band a causa di un disguido logistico (autobus sostitutivi del treno Malmö-Copenhagen), arrivo alla sala più grande del club Vega giusto in tempo per vedere, per chi scrive, la band di maggiore interesse della serata, quei Der Weg Einer Freiheit, definiti da Mille Petrozza già anni addietro come "Il futuro del metal estremo tedesco" e recensiti su questo sito assai positivamente sia in studio, sia dal vivo. I teutonici rispettano appieno le aspettative regalando uno show che conferma la loro qualità sia da un punto di vista compositivo (i loro brani, alternanti violenza estrema e stacchi melodici risultano estremamente efficaci), sia dal punto di vista live, che mette in risalto la qualità dei pezzi. Era proprio la prestazione sul palco che attendevo con curiosità: il loro "Live in Berlin" risultava estremamente ben prodotto e bisogna dire che una resa sonora di questa qualità sembrerebbe essere abituale per Nikita Kamprad e compagni, a giudicare dalla serata. Gli Amenra interrompono purtroppo il flusso di adrenalina della serata: "doom" pareva una definizione interessante, ma "sludge" decisamente non cattura il mio interesse. A parte gusti strettamente personali, vale la pena menzionare un paio di aspetti che definirei oggettivamente deteriori: le immagini di guerra e distruzione proiettate costantemente dietro il palco in questi tempi in cui abbiamo un conflitto così vicino a noi, e il fatto che il cantante ha passato la maggior parte del tempo con le spalle rivolte alla pubblico, il che, considerato la posizione curva in cui ha "cantato" quasi costantemente, sta a significare che ha perloppiù esibito il proprio fondoschiena al pubblico. Nulla da dire sulla resa sonora (ottima), quindi chi apprezzasse il genere e non si lasciasse infastidire dagli aspetti suddetti non sarebbe certamente stato deluso. Gli Igorrr avevo avuto il piacere di vederli al Metal Days un paio d'anni fa con aspettative zero e mi avevano sorpreso notevolmente in positivo con il loro mix sulla carta improponibile, ma nei fatti irresistibile. Quanto aveva pesato in questa impressione la molto suggestiva cornice silvestre di Tolmin? Alla prova dei fatti agli Igorrr bastano i propri meriti per entusiasmare il pubblico, cosa indiscutibile in questa serata di aprile. I vari elementi della band (cantante soprano, growler death/black, chitarrista, batterista e tastierista/mixer) hanno ognuno i propri momenti da protagonisti accompagnati da uno o più degli altri elementi, per un sound sempre imprevedibile e spiazzante. (Almeno) due ottime band per questa serata al Vega di Copenhagen.
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