You are here: /

DARK WINTER FEST

Non capita spesso di assistere ad un festival con quattro band valide, rappresentanti quattro modi diversi di intendere i suoni decadenti che traggono linfa vitale dell’epopea della Dark/Wave ottantiana e contestualmente richiamare il pubblico delle grandi occasioni. Subito ci si immerge in atmosfere New Romantic con i Syberia, progetto fondato nel 2015 dal leader Janko Filipovic con un EP all'attivo, intitolato “Visions”. Interessante la loro fusione di elementi Electro Wave e Synth-Pop, la band riscalda a dovere il cadaverico (in tutti i sensi) pubblico del Traffic e la cover finale di “Rain” dei leggendari The Cult dimostra che gli intervenuti sono pronti per ulteriori dosi di Dark Rock.

Il gruppo romano dei Les Longs Adieux, fresco della pubblicazione del mini album "Veleni Dalla Corte Del Re" (sotto il nome di “Il Lungo Addio”), seppur capitanata da un'avvenente cantante in latex e tacchi alti, spiazza i più con uno strano mix di Alternative Rock, suoni Mediterranei e ovviamente rimandi alla dancefloor anni 80'. Il tutto regge bene e tra atmosfere decisamente oscure, come la serata richiede e rimandi a sonorità “altre”, i nostri possono lasciare il palco più che soddisfatti.

Per le Napoletane Neila Invo ciò che invece colpisce immediatamente sono i due sensi principali: vista ed udito. Da una parte ci sono tastiere ingombranti, onnipresenti, invasive, dall'altra una vocalist dalle sembianze androgine (che ha magnetizzato da subito l’attenzione dei fan) con un cantato solenne che trova in Siouxsie un riferimento ineludibile mentre il sound ci porta dritti alla mente Diva Destruction  e Sex Gang Children.

I Neila sono un terzetto affiatato, con una forte carica visiva, hanno travolto il Traffic con lugubri sinfonie e sgraziate melodie, lasciando ai presenti una sensazione straniante ma avvincente.

Dulcis in fundo gli headliner, i Greci Selofan, forti del loro ultimo album “Partners In Hell”, uscito durante il lockdown per la loro etichetta, la Fabrika Records”. I nostri spostano l’ago della bilancia verso una darkwave venata di melodie synth pop malinconiche, supportate da un drum machine settata su ritmiche ballabili, nonché da tastiere campionate su patterns a là Tuxedomoon. Accompagnata da un basso pulsante, che la fa da padrone, la vocalist Joanna si destreggia su tonalità che ancora una volta richiamano la regina delle tenebre Siouxsie e le X Mal Deutschland.

“Give Me a Reason”,  “The One You Wanted”, l'epica “There Must Be Somebody”, la tenebrosa e martellante “Auf Deiner Haut” sono gli highligths della serata e quando le luci si spengono si ha davvero l'impressione, in tempi quantomai grigi, di aver assistito a un piccolo, grande evento. Ciliegina sulla torta un abbigliamento delle band ricercato e sensuale, consono ai canoni che hanno fatto del Dark uno stile ormai di culto. Insomma non si poteva chiedere di meglio! Si ringrazia Eduardo Vitolo per il gentile contributo di pensiero e la collaborazione, e Metamorphosis Alternative Club per la concessione delle foto e l’organizzazione dell’evento.

MANY DESKTOP PUBLISHING PACKAGES AND WEB PAGE EDITORS NOW USE Reviewed by Admin on Jan 6 . L'Amourita serves up traditional wood-fired Neapolitan-style pizza, brought to your table promptly and without fuss. An ideal neighborhood pizza joint. Rating: 4.5

Commenti

Lascia un commento


2015 Webdesigner Francesco Gnarra - Sito Web