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DOPE STARS INC.

Tra le rare date dal vivo in Italia per i romani Dope Stars Inc. quella di Este ha rappresentato la giusta occasione per presentare il nuovo album “Gigahearts”, uscito proprio una settimana prima. L’accogliente locale padovano ha fatto da cornice ad un evento sicuramente riuscito anche se dall’affluenza tutt’altro che eclatante. A salire on stage per primi sono gli ASHCORN di Rovigo. Autori di un interessante mix tra nu metal e tappeti di tastiere (usati in realtà con molta parsimonia), la band è riuscita in maniera convincente a far partecipare il pubblico che forse non si aspettava un act così heavy in apertura di serata. Tutti i brani proposti (ad eccezione di “Stranger” tratto dal vecchio cd “X-Spleen-8”) andranno a comporre un full length di prossima uscita, e quanto visto stasera fa presagire ottime cose; alla fine gli Ashcorn non inventano nulla di nuovo, ma fanno bene il loro lavoro e per questo meritano pollice in alto. ASHCORN Setlist Revolution Virus Visions 4 Your Instinct Post Atomic Autumn Leaves Webs In The Dark Memories From The Future Stranger Global Lie Ci si sposta su lidi decisamente più acidi con gli ADAM, quartetto di harsh ebm piuttosto celebre in Veneto e che può contare su un corposo seguito di fan. La performance della band è stata ineccepibile, con suoni ottimi (al contrario di Ashcorn e D.S.I., lievemente penalizzati da questo punto di vista) ed un tiro notevole, cosa purtroppo interrotta da un guasto all’impianto che ha sospeso il concerto per quasi mezz’ora; ma al netto degli incovenienti gli Adam si sono dimostrati dei validissimi terroristi dell’elettronica a martello tout court. Da supportare. Ero davvero curioso di vedere all’opera il quartetto romano dopo aver davvero consumato sia “Neuromance” che “Gigahearts”. Ritengo i DOPE STARS INC. una della realtà più fresche ed interessanti del panorama musicale italiano, e vederli dal vivo poteva confermare o smentire le aspettative createsi sul loro conto. Si nota subito l’assenza del keyboardist Grace Khold e l’irrobustimento del muro di chitarre con l’innesto del solito turnista La Nuit; fin dall’apertura affidanta a “10.000 Watts” è palese come i pezzi appaiano decisamente più metallici e d’impatto; se questo ha senza dubbio giovato alla potenza sprigionata sul palco, dall’altro ha tolto in gran parte uno dei punti di forza presenti nei lavori in studio, almeno per ciò che concerne i pezzi di “Neuromance”. Da “Gigahearts” vengono estratti solo tre brani (nulla do obiettare su “Lost” e “Beatcrusher”, qualcosa da ridire su “Play ‘N’ Kill”, che poteva benissimo essere sostituita da altri pezzi decisamente più convincenti come “Multiplatform Paradise” o “Bang Your Head”) e l’intero concerto è un continuo snocciolamento di chitarre graffianti e beat riuscitissimi. Ci sono ancora dei margini di miglioramento, ma a conti fatti ci si può dichiarare soddisfatti delle promesse mantenute. DOPE STARS INC. Setlist 10.000 Watts Infection 13 Vyperpunk Make A Star Rebel Riot Lost Theta Titanium Beatcrusher Generation Plastic Self Destructive Corp. Play ‘N’ Kill Defcon 5

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