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BLACK LABEL SOCIETY

Nonostante le prevendite di respiro piuttosto ampio, non mi aspettavo una grande risposta di pubblico per ZaKk Wylde e compagni; invece l'Alcatraz stasera è piuttosto gremito, e quella che si annuncia è una serata esplosiva. Tralasciando il gruppo spalla, che francamente non ha entusiasmato nè me nè il resto dei presenti (un po' troppo stoner, direi...) è quando salgono sul palco i BLS che scatta il putiferio. Nelle prime file è guerra aperta, la ressa è furibonda (ne uscirò decisamente disidratato), e Mr. Wylde non fa che continuare ad incitare il pubblico perchè il putiferio diventi un vero e proprio inferno. L'unica pecca, là davanti, sono i suoni (ma più tardi mi confermeranno che, se pur migliore, neppure nelle retrovie la situazione è ottimale): troppo alti, spesso confusi, e soprattutto la voce è quasi inesistente. Visti i concerti recenti, vien da domandarsi se ancora qualcuno si ricordi che esiste gente che ama seguire i live da sotto il palco: sta infatti diventando una pessima abitudine quella di non amplificare adeguatamente la "zona transenna", soprattutto per quanto concerne la parte più ambita, quella centrale. A parte ciò, Zakk e soci sono aome sempre delle macchine da battaglia: appassionati ed appassionanti, sciorinano circa un'ora e tre quarti di massiccio show tra l'entusiasmo generale, giostrandosi egregiamente tra classici ed estratti degli ultimi due studio album. Anche questa volta ci viene presentato un momento centrale di "riflessione", tra pezzi acustici e pianistici. A ricordo dell'amico Dimebag viene suonata la struggente "In This River", ma anche "Spoke In The Wheel" e "Blood Is Thicker Than Water". Passato il momento del raccoglimento, si riparte alla grande con "Fire It Up", a ricordare a tutti che comunque si tratta di un concerto Metal. Non sono mancati i prolissi momenti-Guitar Hero, in cui Zakk si perde in assoli fatti di scale infinite e distorsioni folli al limite dell'ubriachezza molesta. Sicuramente queste parti dello show fanno molto BLS, ma anche farle un attimo più brevi non farebbe proprio schifo (nulla di che, ma alla lunga un po' stancano...). A fine show si contano i caduti, non pochi in effetti: quello che immaginavo sarebbe stato un concerto poco affollato e più estetico che fisico, è invece diventato una bolgia di pogo ed headbanging, come si addice ad un gruppo di bikers che propone una musica sanguigna ed esplosiva. Come continuava ad urlarmi nelle orecchie un tizio alla mia destra, "grande Zakk, oh, un applauso per il grande Zakk, grande Zakk!" SETLIST: New Religion Forever Down Been A Long Time The Beginning…At Last Suffering Overdue Bleed For Me Suicide Messiah Blood Is Thicker Than Water Spoke In The Wheel In This River Fire It Up Black Mass Reverends The Blessed Hellride Concrete Jungle Stillborn

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