Voi non avete idea di quanto mi sia piaciuto 'Great Is Our Sin'. Ok, forse ce l'avete se avete letto questa recensione. Si tratta di un moto di riconoscimento verso un gruppo che sta dando un senso alle cose nel 2016. Ha senso comprare dischi usciti recentemente? Sì, basta comprare un album qualsiasi dei Revocation, ci troverete dentro tutto, dalla devozione per il metal alla tecnica, passando per la melodia. Per questo abbiamo chiesto espressamente un'intervista con David Davidson, voce e chitarrona della band. Ci hanno poi detto "few questions", il che ha significato quasi una castrazione per me, che se posso intervistare qualcuno lo sottopongo al terzo grado. In ogni caso è comunque emersa, in poche parole, la determinazione e convinzione di un uomo verso la sua musica, che non sconfina nella presunzione. Una persona tutto sommato alla mano.
Ciao Dave. Sarai sicuramente molto eccitato riguardo all'uscita del nuovo album dei Revocation, quindi iniziamo proprio da questo. Gli spunti per la scrittura ti sono venuti nei momenti di pausa in tour, sessioni apposite in sala prove o altro? La maggior parte della mia musica la scrivo quando sono a casa, penso di poter essere più concentrato quando non sono in tour. Tuttavia, delle volte i riff mi vengono in mente quando sono nel backstage o anche mentre sono sul palco.
'Great Is Our Sin': cosa significa e come si collega con l'artwork e i testi? "Grande è il nostro peccato". Il titolo è tratto da una citazione di Charles Darwin. Ho preso questa idea e l'ho utilizzata come una lente per guardare alla storia, dal medioevo ai giorni nostri. Tutto l'album è ispirato a quella frase, e anche la copertina. Ho inviato a Tom Strom titolo e testi, dicendogli di incorporarli nell'artwork di copertina. Leggendo le parole e guardando all'immagine si possono scorgere le connessioni.
Ash Pearson ha fatto un grandissimo lavoro nell'album. Quali sono le differenze tra lui e Phil Dubois-Coyne, il precedente batterista? Ash è maggiormente influenzato dal prog, è cresciuto ascoltando gente come Frank Zappa e i Rush. Si possono notare i diversi elementi del suo stile in alcune sezioni del disco e soprattutto una che mi viene in mente, in particolare, è lo shuffle beat che suona nel bridge di "Profanum Vulgus". Penso che la batteria lì calzi a pennello con l'atmosfera del riff e le linee vocali, dando una nuova direzione al sound.
Lo stile di produzione di Zeuss è perfetto per i Revocation. Ora parliamo degli aspetti tecnici. Cosa ci dici del processo di registrazione, mix e mastering? Analogico o digitale? Ci sono differenze con gli altri album? Le registrazioni sono state praticamente identiche rispetto a 'Deathless'. Abbiamo usato lo stesso studio e registrato in Pro Tools perché è la piattaforma digitale preferita da Zeuss. È stato bello lavorare di nuovo con lui perché sappiamo che ci dedica tutto il suo tempo e ci sentiamo a nostro agio in quell'ambiente. Lui è anche un grande fan della band così sapevamo che stava facendo la miglior performance possibile quando è arrivato il tempo di fare il mix e il mastering.
Steffen Kummerer (Obscura) ci ha detto in questa intervista che per il loro ultimo album hanno usato gli stessi strumenti e la stessa amplificazione dei loro concerti. Cosa ne pensi? Quali sono i vostri strumenti in studio e sul palco? Sì, usiamo anche noi usiamo molto gli stessi strumenti in entrambe le situazioni. Il mio set attuale prevede una chitarra Jackson Warrior Signature a sette corde, pickup Dimarzio Imperium e amplificatori EVH 5150 III.
Nella recensione ho parlato di voi come top player del death metal assieme a Obscura e The Black Dahlia Murder, anche se spesso si sente parlare di voi come technical death thrash metal. Vi sentite del tutto death metal o no? Non penso che siamo death metal al 100% perché abbiamo molte altre influenze, ma è certamente una componente importante del nostro sound.
Hai studiato alla Berklee College of Music, conoscerai quindi dei dettagli e dei segreti che molti altri chitarristi ignorano. Quali sono gli errori più frequenti fatti in studio e sul palco? Penso che un sacco di errori che si verificano nei settaggi in studio provengano da carenza di preparazione, quindi il mio consiglio è quello di essere addirittura eccessivamente preparati quando si vuole registrare. Bisogna avere chiari e conoscere in anticipo strutture e tempi delle canzoni per non andare in studio a sperperare soldi e tempo. Quando si tratta di impostare i live, direi che è sempre importante riscaldarsi prima del proprio turno per evitare errori. Cerco sempre di fare scale, riscaldare la voce e fare stretching al collo e alla schiena prima di salire sul palco, in modo da non avere crampi.
Quanto tempo dedichi al giorno alla chitarra? Sono importanti gli esercizi per essere in forma quando suoni dal vivo? Quando sono a casa cerco di fare allenamento per un paio d'ore, anche se potrebbero essere molte di più a seconda del tempo libero. Quando sono in tour non ho tanto tempo libero, ma come ho detto prima mi riscaldo per bene così da arrivare pronto e suonare come si deve sin dall'inizio.
Le canzoni dei Revocation hanno superato il milione e mezzo di visualizzazioni su Youtube. Pensi che lo streaming stia guarendo il music business dalla piaga della pirateria? Sì e no, aiuta, ma penso che agli artisti dovrebbero essere pagate percentuali di royalties più alte.
I Revocation sono la tua vita? Com'è David Davidson quando non suona? La mia vita gira attorno alla musica, a volte suonare la chitarra è come una forma di meditazione per me, ecco perché sento il bisogno di prendere la chitarra e suonare molto. A volte non mi sento ispirato, e va bene lo stesso, non c'è nulla di sbagliato nel leggere un po' o rilassarsi guardando "Game of Thrones".
L'intervista è finita. Puoi aggiungere ciò che vuoi. Grazie per l'intervista. Supportateci comprando una copia di 'Great Is Our Sin' e ci vediamo in tour!
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