Avvolte
Si intitola 'L'essenziale è Invisibile Agli Occhi' il come back discografico dei torinesi Avvolte, ennesimo step discografico che fotografa al meglio lo stato di salute attraversato dalla band che, nonostante il silenzio mediatico di qualche anno, dimostra di essere ancora "sul pezzo", e come certificato in sede d'intervista, d'avere ancora parecchie cose da dire. Un nuovo album da promuovere, ed un video uscito già da qualche settimana, allegato ad XL il magazine musicale de La Repubblica, vogliono significare ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, che sotto la cenere arde ancora il fuoco della sacra passione... Ciao Christian e benvenuto sulle pagine di Hardsounds, grazie per il tempo che ci stai volendo dedicare, vorrei partire subito chiedendoti come sta procedendo la promozione del nuovo disco, ti puoi ritenere soddisfatto fino a questo momento? Ciao Beppe e buongiorno a tutti i lettori di Hardsounds, la promozione del nuovo disco è partita da qualche settimana, quindi direi che non ci resta che stare a guardare che cosa succederà. Le prime recensioni sono ottime e ci fanno ben sperare che questo disco lascerà un segno. Ok, dunque il nuovo 'L’essenziale è Invisibile Agli Occhi' arriva a colmare un'assenza dalle scene di quattro anni nei quali, da quanto ho potuto appurare con mano, siete andati incontro ad un maturazione stilistico/compositiva che vi ha portato alla realizzazione di un lavoro sicuramente più maturo ed ambizioso del precedente 'Avvolte Kristedha', dico bene? In effetti ci siamo presi tutto il tempo necessario per cercare di soddisfare le nostre aspettative. Abbiamo lavorato con la giusta concentrazione, mettendo ognuno del proprio senza risparmiarci, senza lasciare nulla al caso. Il titolo stesso del disco richiedeva tale dedizione. …espediente questo che mi fa pensare che per il vostro come back ufficiale, volevate che tutto fosse perfetto, o quasi. Ogni disco è un momento di crescita durante il quale il gruppo "si guarda allo specchio", si mette in discussione e cerca di fare un passo in avanti, di migliorarsi e crescere rispetto alle esperienze precedenti. Sicuramente abbiamo dato il massimo di noi stessi, come la passione che brucia nel petto di due giovani innamorati, così ogni disco per noi è come un nuovo amore che richiede un coinvolgimento totale. Per questo lavoro abbiamo nuovamente cercato noi stessi lasciando all'istinto e ai sentimenti il giusto spazio per scrivere i nuovi brani. Non ricerchiamo utopicamente la perfezione, ma piuttosto lasciamo dire a voi se il risultato vi piace. New wave, indie rock, alternative, il vostro stile si nutre di reminiscenze musicali che sembrano a volte essere agli antipodi, come in un incontro/scontro di idee che fluiscono con la stessa istintività con le quali vengono poi riversate all'interno di un pentagramma... Sicuramente il suono degli Avvolte è il risultato della commistione di quattro anime, ognuna con ascolti, esperienze, attitudini diverse, ma mi sento di dire dopo tanti anni, perfettamente complementari. Quando suoniamo l'unica regola è "non ci sono regole". Si, anche perchè il vostro è in definitiva un album nel quale niente viene lasciato al caso, a partire dallo splendido lavoro di artwork creato dall’artista Greta Lizard che, amplifica, se vogliamo quel senso di creatività che permea tutto l’album. Bhè visto che facciamo un disco ogni morte di papa, almeno cerchiamo di curarne ogni piccolo particolare! Il lavoro di Greta Lizard è superlativo ed ogni volta che lo riguardo penso che non potevamo fare scelta migliore. Ha saputo interpretare ogni brano con la giusta intensità, senza alcuna inibizione, scavando a fondo nell’anima di ogni nostra canzone. Rabbia, dolore, frustrazione, ma anche voglia di rivalsa, i vostri testi sono a volte metaforiche riflessioni di vita quotidiana che cercano di mitigare con il lirismo poetico, la crudeltà di una società sempre più allo sbando come quella odierna, una sorta di carezza in un pugno... Penso di si. I nostri testi sono frutto del nostro vivere e ciò che ci accade intorno condiziona inevitabilmente noi e le nostre canzoni. La musica può andare ben oltre le semplici note o inutili sequenze di parole; mi piace pensare che quel che arriva a chi ascolta è sempre percepito in modo soggettivo. Questa è la cosa straordinaria di una bella canzone. Nonostante il disco sia stato registrato e prodotto a Torino, avete deciso di effettuare la masterizzazione al Turtle Tone Studio di New York, solo per dare un tocco di internazionalità ad un lavoro che, per certi versi, esce fuori dalle righe, o cosa? Avevamo già lavorato con il Turtle Tone Studio per lo scorso disco e dopo aver valutato nuovi studi di mastering, abbiamo deciso di tornare a New York perché la qualità/prezzo non reggeva nessun altro paragone. Per il brano "Nessuna Rete" avete girato un video promozionale che tratta una delle tematiche più delicate del nostro tempo, ovvero quella delle morti bianche sui posti di lavoro, ce ne puoi parlare in maniera più esaustiva? Il progetto è durato un anno e mezzo. Avevamo intenzione di realizzare dei video che si allontanassero dai tradizionali videoclip e che diventassero un prolungamento ed un completamento delle nostre canzoni. Là dove la musica ed il testo non sarebbero potute arrivare senza immagini. Ci sono molte canzoni che hanno cambiato la storia e lo stato delle cose. Così "Nessuna Rete", brano di denuncia sociale, è diventato uno strumento di comunicazione e sensibilizzazione sociale, che come un pugno alla bocca dello stomaco, ti lascia senza fiato, ti sbatte in faccia la realtà, ma ti lascia margine per riflettere su ciò che si può fare per migliorare lo stato delle cose di questa nostra Italia. Permettimi una curiosità, quali sono le aspettative che avete nei confronti dell’uscita di questo ennesimo parto discografico? Chiaramente mi aspetto di fare un sacco di soldi che investirò per comprare gioielli, lauree, diplomi, ristrutturare e comprare case, pagare vacanze all'insaputa di italiani scelti assolutamente a caso… ...si certo, anche perchè il sogno di diventare delle rockstar è definitivamente tramontato, o non ancora? Mi stai dando del vecchio?? Guarda che ho solo 34 anni e mi funziona ancora tutto (ride. Ndr). Se una volta si inseguiva il sogno di diventare rockstar, ora si suona con la chiara e matura consapevolezza che è prima di tutto un’esigenza per se stessi. Di riflesso, lavorando con passione e costanza, anche gli ascoltatori se ne accorgono e la soddisfazione più grande alla fine arriva sempre dal pubblico. Dalle parti di Torino si dice che sia quella live la vera dimensione per la tua band, tu cosa rispondi? Assolutamente si. Il palco è vita. Ogni concerto è unico ed irripetibile. E’ tutto vero, tu, il pubblico e le tue canzoni. Un’energia che si muove sinuosa e travolge ed avvolge tutto ciò che incontra sul suo cammino. Non si può far altro che assecondarla respirando ogni istante che caratterizza il singolo concerto. Avete già pianificato delle date di supporto al nuovo disco? Puoi ricordarci se possibile quali sono le principali mosse della band, da qui a qualche mese? Al momento non ci sono ancora live programmati, ma ce ne saranno a breve. In questo momento stiamo preparando anche un remix dei nuovi brani che faremo ascoltare nelle prossime interviste radio e nei club più consoni per concerti acustici. Stiamo iniziando a lavorare anche sul secondo video, che probabilmente farà parlare molto di sé per la tematica che affronteremo… So che può sembrare solo retorica, ma te lo chiedo lo stesso. Che cosa spinge quattro seri e validi musicisti del vostro calibro, a mettersi sempre e comunque in discussione? Mettersi in discussione è la base per crescere, qualunque attività si faccia. Senza il confronto, l’ascolto e la riflessione, tutto rimane immutato, stantio e noiosamente obsoleto. Siamo circondati da informazioni, dati, gente che ci vomita addosso mille parole inutili quotidianamente, dimenticandosi che la cosa più difficile è ascoltare. Ok Christian, siamo alla fine, grazie ancora per tutto, concludi come vuoi... Cari ragazzi vi ringrazio per esservi interessati a noi e spero che capiti l'occasione di far due chiacchiere viso a viso. In bocca al lupo per i vostri futuri progetti.
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