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THEATRES DES VAMPIRES: ANIMA NOIR

data

24/05/2008
84


Genere: Gothic Metal
Etichetta: Aural Music
Anno: 2008

Attivi sulla scena metal italiana da più di dieci anni, i Theatres Des Vampires presentano al pubblico il loro nuovo album, l’undicesimo della loro carriera, dal titolo 'Anima Noir'. Il black metal che ha caratterizzato gran parte della loro discografia sembra ormai un ricordo, da quando Lord Vampyr, che è stato uno dei membri fondatori, ha abbandonato la band nel 2004. Sicuramente questo ha influito non poco su sound del gruppo, passato ora ad atmosfere più legate al gothic metal, ma senza perdere quelle tinte dark che lo caratterizza. Se con il precedente 'Pleasure And Plain' avevano dato un assaggio di questo cambiamento, con 'Anima Noir' si può dire che l’evoluzione si è compiuta, e in meglio, aggiungo io. Perché questo è un album molto riuscito, che dimostra pienamente la maturità di un gruppo che sa cosa vuole e che, personalmente, rappresenta uno dei tanti volti felici del panorama gothic. Il disco si caratterizza per una forte prevalenza della musica elettronica, tanto che in alcuni brani sembra dare alle chitarre e alla batteria una posizione di secondo piano, ma ciò non dispiace affatto. Anzi, negli ultimi mesi mi è capitato di sentire gruppi che non sapevano come utilizzare al meglio le sonorità elettroniche, mentre i Theatres Des Vampires ne fanno un uso sapiente, creando delle ottime melodie che si muovono nella direzione di un’immediatezza riuscita e coinvolgente. Da sottolineare la buona prestazione di Sonya Scarlet, che dopo esser diventata l’unica cantante della band, ha qui dimostrato di aver assunto perfettamente il suo ruolo muovendosi con agilità tra i dieci pezzi. L’opener "Kain" e "Dust", con i loro indimenticabili motivi elettronici, sanno come conquistarti definitavamente al primo ascolto, senza mai dar noia; "Unspoken Words" colpisce per la presenza di linee melodiche più soft, mentre la seguente "Rain", cover del brano dei The Cult, è un tributo più che azzeccato con quella sua atmosfera anni 80 che emana. "From The Deep" è una ballad dall’aura malinconica capace di emozionare, dove Sonya è autrice di una perfomance di tutto rispetto, e che rappresenta una sorta di attimo di respiro per la musica elettronica, che ritorna nella seconda parte del disco con pezzi come la potente "Blood Addiction" che presenta anche una voce maschile, come poi succederà nel seguente "Butterfly". Chiude la titletrack "Anima Noir", brano dalle tinte dark molto forti, nello spirito del titolo, dove Fabian si distingue nuovamente al pianoforte dopo aver fatto la parte di leone nei pezzi precedenti . Forse qualcuno potrà accusare i Theatres Des Vampires di essere approdati su lidi più commerciali, ma quanto può importare quando ci si trova davanti un album così curato e che è un piacere ascoltare? Per me conta veramente poco.

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