SPAWN OF POSSESSION: INCURSO
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15/03/2012Ritorno atteso per i deathster svedesi fautori del sound più tecnico e brutale che ci sia in giro. Purtroppo dobbiamo subito registrare qualche cambiamento nella line-up, ma soprattutto nell'etichetta: i ragazzi hanno lasciato il cult-label Unique Leader per la Relapse. Cominciamo ad ascoltare e vi becchiamo un'intro strumentale di riff assurdi che possono starci. Poi si parte per davvero con "Where Angels Go Demons Follow", dove troviamo i riff psicotici che tanto amiamo, però si sente subito che qualcosa non va. Il sound si è fatto fin troppo freddo e in questa sede gli svedesi si sono impegnati di più a creare fraseggi dai tempi assurdi che scrivere canzoni, per non parlare del fatto che ci troviamo di fronte al lavoro meno violento della loro discografia. Si continua a sbrodolare anche nella successiva "Bodiless Sleeper", che finisce per annoiare quasi subito. Con la lunghissima "The Evangelist", però, ci si riprende alla grande: i riff sono sempre spastici e complicatissimi, però si ritorna a pestare duro come in passato, ma soprattutto ci troviamo di fronte a un brano ben scritto e strutturato, mica tecnica fine a sè stessa. Con gli altri brani non va tanto meglio, puro onanismo, fino alle melodie inaspettate di "No Lights Spared" e alle orchestrazioni della suite conclusiva "Apparition" che poteva tranquillamente trovarsi in un album dei nostrani Fleshgod Apocalypse, anche se, a onor del vero, la parte strumentale e le orchestrazioni non sono sempre armonizzate alla perfezione. Diciamo che i FA avrebbero fatto di meglio. Peccato, in questa nuova uscita gli Spawn Of Possession riescono solo ad accennare qualche idea producendo solo pochi "pezzi".
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