SOUNDS OF FURY: Mediocracy
data
08/06/2015Sempre più band alzano il livello tecnico delle loro uscite col risultato di ottenere selve intricate piene di cambi tempo, di stacchi schizoidi e assoli da urlo, ma con l'anima di un cadavere; cerchiamo di spiegarci meglio, 'Mediocracy', secondo album degli elvetici Sounds Of Fury è un disco formalmente senza punti deboli, la preparazione tecnica dei componenti è altissima e le esecuzioni sono perfette, ma dal punto di vista del coinvolgimento nei confronti dell'ascoltatore siamo intorno allo zero, death metal che migliaia di altri gruppi prima di loro hanno costruito e definito, tra Suffocation, Atheist, Morbid Angel e Deicide, i quali però avevano - e hanno ancora - dalla loro un'anima, una capacità di travolgere con tonnellate di testosterone e pesantezza che questo disco - e di molti altri ultimamente - non ha, se non in rari episodi come l'opener "Pedagogy Fuck Fest" - vecchio il trucchetto di partire bene per mascherare le susseguenti magagne - "The Art Of Avoidance" che si salva - attenzione, si salva! - per il buon lavoro chitarristico e "Captain Obvious", dalla pesantezza letale, un pò pochino, no? Aggiungiamo, come già detto, che qui dentro di originalità ce n'è tanta quanto nei commenti dei nostri "amati" politici, che quasi tutti i brani - anche quelli convincenti - si assomigliano fino a sembrare uguali e il cerchio è chiuso; non ci siamo proprio...
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