SAWTHIS: EGOD
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26/06/2010Fino a ieri si chiamavano Sothis ed erano una interessante realtà underground nostrana, oggi si fanno chiamare Sawthis ed è l'unica cosa che è cambiata, perché 'Egod' è un disco davvero ben realizzato, opera di una band con un potenziale gigantesco. I ragazzi sono nettamente sbilanciati verso il moderno, non c'è alcun dubbio, questo lo si capisce dalle prime battute dell'opener "Mr. Zero", dall'elettronica del gioiellino groove "Act Of Sorrow" e dal mood generale dei dieci brani. Quindi il sound dei nostri pesca a piene mani dall'estremo moderno del vecchio continente, dai Soilwork ai Gojira ai Sybreed passando per gli inevitabili In Flames ampiamente citati in "Him Mortal" e in "A.B. Senses". Altro elemento positivo è la produzione, davvero professionale e competitiva, pulita e limpida al punto giusto per esaltare ogni singolo suono degli abruzzesi. In definitiva si tratta di un disco ben fatto, ampiamente derivativo ma positivo, capace di regalare un'oretta piacevole all'ascoltatore con le perfette geometrie ritmiche e l'armonia dei riff e dei fraseggi, combinati con l'ottimo cantato in doppia voce di Alessandro Falà. Da tenere sott'occhio.
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