MASS: CRACK OF DAWN
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04/07/2007Dopo ben otto anni di silenzio trascorsi dopo il rilascio della raccolta "Best Ones", i rockers americani Mass tornano a calcare le scene con "Crack Of Dawn", album di dodici tracce rilasciato sotto il patrocinio della britannica Escape Music, ancora una volta in prima linea nel ripescare uno dei nomi diventati quasi di culto all'interno della schiera di fans del scena hard-rock internazionale. Il cd in questione mostra una band assolutamente in forma dal punto di vista esecutivo, ben valorizzata da un lavoro di produzione di chiara qualità (a parte qualche fade-out un tantino velocizzato), buono nel restituire un sound curato ed incisivo in tutte le proprie sfumature, elemento non sempre riscontrabile nelle uscite dei giorni nostri. Quello che invece risulta indubbiamente peculiare è la scelta di presentare uno stile sonoro a metà tra elementi di chiara derivazione melodica ed escursioni immediatamente riconoscibili ad un approccio maggiormente seventies, fattore che rende leggermente "discontinuo" l'ascolto del dischetto in tutta la sua interezza, giocato sul non sempre azzeccato accostamento tra tangibili reminescenze zeppeliniane e tracce di più facile assimilazione. Un'altra caratteristica degna di nota va sicuramente individuata nello stile vocale del singer Louis D'Augusta, bravo ad adattarsi con disinvoltura ad entrambi i già descritti lati del lavoro, e sorprendentemente vicino per attitudine a quanto già intravisto da parte del vocalist nostrano Jacopo Meille nella sua parentesi Mantra, vicinanza senza dubbio evidente in brani quali la title-track e "Sweet Lady Jane". "Crack Of Dawn" è quindi un cd di non semplice catalogazione, un'uscita che probabilmente si accollerà in ogni caso i pareri positivi dei fans di vecchia data dei Mass, ma che contemporaneamente non riuscità a convincere nella sua totalità il resto del pubblico solitamente al seguito del classico stile hard melodico. Da ascoltare almeno una volta, così da non rimanerne delusi in seguito.
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