KANE ROBERTS: The New Normal
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25/01/2019Parecchi di voi, magari non più giovanissimi, si ricorderanno di quel chitarrista nerboruto inizialmente alla corte di Alice Cooper, mentre successivamente nel suo primo disco solista si presentava imbracciando una chitarra modellata a mo' di fucile mitragliatore, oggi Kane Roberts è tornato in pista con una nuova fatica discografia circa sei anni dopo la pubblicazione di 'Unsung Radio', e francamente poteva tranquillamente farne a meno data la pochezza imbarazzante delle tracce facenti parte di 'The New Normal', la cui brutta copertina ci dà subito cattivi presagi. Siamo completamente al di fuori, sia come stile sonoro dai due dischi solisti, gioiellini realizzati tra il 1987 e il 1991 (il primo un dinamitardo e genuino hair metal, il secondo dal songwriting molto raffinato più indirizzato al melodic rock/aor), ma soprattutto come qualità che definirla altalenante è un eufemismo nonostante l'aiuto sia in fase sia compositiva, sia esecutiva, da un nutrito stuolo di ospiti. Se l'opener si presenta piuttosto bene con Kane che tiene botta a livello vocale, nonostante non si renda poi così entusiasmante, il trittico successivo è dato da canzoni dall'andamento ciondolante, in bilico tra grunge ed alternative rock con un'accordatura delle chitarre ribassata che ci riempiono di tristezza, in particolare la ballad elettroacustica "Who We Are", lontanissimi da quelle squillanti sonorità che tanto ci avevano deliziato una trentina di anni fa. Ogni tanto appare qualche sprazzo di quella classe che fu, con buone intuizioni anche come guitar solo, ma è qualcosa di effimero, gocce in un mare di campionamenti e di riff tanto claustrofobici quanto spiazzanti.
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