SIXX A.M.: Prayers For The Damend Vol.1

Sperando che i Sixx A.M. non abbiamo sparato già tutte le cartucce con questo 'Prayers For The Damned Vol.1' - ne seguirà un secondo a distanza di pochi mesi - il quarto disco in studio della band dell'ex Motley Crue è un'opera di (quasi) assoluta bellezza. Il trio americano riesce nell'impresa di suonare moderni, di essere alternative ed allo stesso tempo "stradaioli", di ritagliare all'hard rock ottantiano un vestito tutto nuovo - 'Modern Vintage... - e per di più essere clamorosamente accattivanti, facili prede delle radio commerciali e/o delle classifiche di vendita. E guai ad etichettarlo come una band dal songwriting superficiale. I Sixx A.M. scrivono canzoni dall'appeal immediato, ma ubriache di arrangiamenti: ogni volta che ascolti il disco scopri particolari sempre nuovi. Un lavoro a tutti gli effetti longevo, che non stanca mai sia perchè i ritornelli dei brani ti restano a lungo in testa, si perchè dietro agli stessi brani si cela un lavoro maniacale in fase di produzione. Mettici pure che le tematiche affrontate nel disco non sono del tipo usa e getta, ma alquanto impegnate - e per fortuna non politicizzate - si fa ben presto a capire come 'Prayers For The Damned' rappresenti una delle uscite più significative dell'anno e non solo. In quanto a qualità su avvicina moltissimo al disco d'esordio, la differenza è che al momento la dimensione artistica è diversa, così come le condizioni in cui sono nate le nuove canzoni (Sixx a pieno servizio, Dj Ashba pure, lontano dai GNR). La sensazione è che i Sixx A.M. possano fare ancora di più - James Michael alla voce davvero straordinario - motivo per cui ci aspettiamo grandi cose anche con il prossimo "volume", intanto godiamoci la struggente quanto rabbiosa intesità di questo esempio di rock moderno senza frontiere.