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HELLOWEEN: Helloween

data

15/06/2021
87


Genere: Power Metal
Etichetta: Nuclear Blast Records
Distro: Warner
Anno: 2021

Di reunion ne abbiamo viste tantissime negli anni, con molti gruppi che si sono limitati a riprodurre dal vivo i loro classici (più o meno famosi) per la gioia dei fan, ed altri che hanno anche optato per la mossa "nuovo disco", spesso disilludendo ampiamente le aspettative. Era con grande tremore, quindi, che tutti gli amanti del power attendevano il nuovo lavoro dei "rinnovati" Helloween, che vedevano il leggendario Kai Hansen riunirsi al suo ex compagno Michael Weikath, ma soprattutto la "convivenza" al microfono di due cavalli di razza come l'amatissimo Michael Kiske e il grande Andi Deris (eccezionali nel dare diversi colori e sfumature ai pezzi dal primo all'ultimo secondo del disco), in un'inedita formazione a sette. Chiariamo subito ogni dubbio: la band ha fatto un lavoro mastodontico, l'album è uno spettacolo e ha uno dei suoi assoluti punti di forza nella varietà dei registri presenti, tutti sostenuti da prove strumentali eccezionali e generose sezioni soliste. Le soggettive modalità di scrittura dei singoli componenti la band, dopo anni di trincea sul campo, e l'alternarsi dei cantanti ci consegnano infatti un disco che mostra soluzioni differenti senza mai sembrare un puzzle disomogeneo, mostrando nelle varie tracce le molte anime che hanno caratterizzato lo stile degli Helloween nella loro decennale carriera, e facendo "percepire" a chi ascolta il clima di assoluta serenità, fiducia reciproca e collaborazione nel quale si sono svolti i lavori. Le tracce migliori? Il classicissimo inizio con un Kiske sugli scudi in "Out For The Glory" (dalla penna di un ispiratissimo Weikath), con un refrain nel tipico e riconoscibile "Keeper style" della band, lo spettacolare singolo "Fear Of The Fallen" (Deris santo subito!), una delle più belle canzoni della carriera del gruppo, l'enfatica "Angels" (a firma Gerstner), da cantare a pieni polmoni con Michael e Andi, o i tipici old school helloween number "Rise Without Chains" (Deris santo subito l'ho già scritto?!?), e "Robot King" (prova esagerata dei due cantanti, che fanno letteralmente spavento!). E attenzione, perché le restanti tracce sono comunque validissime, senza la minima ombra di dubbio: parlo della rocciosa "Mass Pollution", che sembra uscita da "The Dark Ride", dell'accattivante singolo "Indestructible" e delle ottime "Cyanide" (che conferma Deris, se ancora ce ne fosse bisogno, non solo come cantante straordinario ma anche come bravissimo autore) e "Down In The Dumps". Chiude tutto questo ben di Dio l'unica composizione a firma Kai Hansen, la maestosa, ma fluida "Skyfall", dodici minuti di dinamismo ed ispirazione. Ora, io vi prego: non abbiate fretta di dire la vostra sui social, "sparando" un inutile giudizio dopo un passaggio distratto del disco o in base a "quel poco che avete sentito", perché 'Helloween' non conquista subito (al contrario del suo splendido artwork), va lasciato decantare, va ascoltato e riascoltato, finché pian piano (ma neanche così lentamente) non si insinua nella mente. Gli va dato il tempo di sedimentare e di mostrare il suo grande valore: lo scotto da pagare sarebbe bollare come "carino", discreto o addirittura deludente (come ho già visto fare a qualcuno dopo aver ascoltato due o tre pezzi) uno dei dischi dell'anno, che merita invece tutte le vostre attenzioni. Entusiasti, curiosi o scettici che siate, vi ritroverete tutti a riconoscere una cosa: questo è un grandissimo ritorno. Punto.

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Commenti

  • Flotzilla88

    Recensione spettacolare, non vedo l'ora di sentire il disco per intero

  • Simone

    Grazie dei complimenti Flotzilla88, spero che oltre alla recensione ti sia piaciuto anche il disco, io continuo a trovarlo eccezionale! Alla prossima Simone

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