GREENGOAT: The Seed
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01/02/2024Ogni tanto anche la Spagna tira fuori qualcosa di diverso dai soliti inascoltabili tormentoni estivi tutti a base di parole chiave quali cabeza, corazòn, te quiero, mi amor, di solito con vocine flautate alternate a quelle dell’apposito chico latino da voce fatale e tragica; quello che qui al sud Italia chiamiamo “masculo”! Per nostra fortuna questa volta la penisola iberica ci propone tutt’altro: i Greengoat, band dedita a un sostanziale stoner-doom psichedelico: un duo formato da chitarrista/voce e una batterista. 'The Seed', pubblicato da Argonauta Records, rappresenta una summa dell’orizzonte musicale della band madrilena: gli ann’60/’70, fatti di suoni lunghi e lisergici, come è ben rappresentato dalla title track e da “A.I.”, un omaggio ai Black Sabbath, di cui sono certamente debitori. Infatti, la cifra stilistica di questo duo spagnolo è il suono ossessivo e ultrarallentato, con la voce graffiante in inglese (qui la lingua spagnola c’entrerebbe come i cavoli a merenda). Ma le buone notizie finiscono qui perché il tutto, come spesso accade di questi tempi, sa di già sostanzialmente sentito e stantio.
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