MIDNIGHT SIN: Sex First
data
24/10/2014Sembrano provenire dalla Scandinavia, ma in realtà la sede di questa glam metal band è nell'amena città di Viterbo. Finalmente una band italiana che riesce a sfornare quel sound arena-rock che tanto ha spopolato nella seconda metà degli eighties, con tre brani iniziali davvero sopra le righe: "Midnight Revolution" è una scudisciata sulle nostre chiappe, evidente dimostrazione di come i nostri abbiano mettere a frutto la lezione dei primi Skid Row rivisti in chiave sleaze, "Feed Me With Lies" pur presentandosi più compassata ha dalla sua un ritmo irresistibile che non può non mandare in visibilio chi adora queste sonorità che credevamo fossero messe in un angolo dalle nostre parti, "No Matter" gronda di melodia e passione in ogni punto rendendosi un magnifico esemplare di melodic hard rock rivestito da una patina glamour, un incrocio perfetto tra Firehouse e Poison. Troviamo citazioni agli albionici Steel Panther con le bizzarre ballad semi-acustiche "You Piss Me Off" e "Code: 69", due momenti dove la trasgressione è alternata alla goliardia che precedono il ritorno delle festose atmosfere ma dai riffs comunque tosti nella poisonesque "2 Worlds". I Midnight Sin decidono di chiudere in grande stile con il piano e la voce dell'ottimo Albert Fish nella carezzevole "Sweet Pain", lasciandoci con la voglia di far ripartire immediatamente il cd. Signori, con orgoglio possiamo affermare di avere tra le mani una nuova entità di notevole caratura e affidamento, dotata della giusta carica e attitudine con qualità tecniche non indifferenti, per dirla breve un quintetto che possiede tutte le carte in regola per poter ben figurare ovunque, magari con la speranza che presto questi ragazzi abbiano l'opportunità di aprire per qualche act più blasonato appartenente al rinato movimento sleaze/glam per ottenere il giusto risalto ed arricchire il proprio bagaglio di esperienze, se lo meritano veramente.
Commenti