GREAT MASTER: Skull And Bones - Tales From Over The Seas
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24/12/2019Dalla Repubblica Marinara di Venezia ('Serenissima' è per altro il titolo di un loro precedente lavoro), arriva questa epopea piratesca, in quanto tale dal sapore Running Wild. Questa è l´impressione piu superficiale, frutto della tematica appunto e di un certo sound che immediatamente si associa all´epoca della lotta per mare fra pirati, inglesi e spagnoli. In realtà qui c´è molto di più del metal minimalista dei tedeschi. Il power dei Great Master è facilemente assimilabile a quello dei Rhapsody, ma con un sound piu chitarristico, senza che le tastiere prendano completamente il sopravvento. Il prodotto è melodico, assemblato con gusto e misura, condizione imprescindibile per maneggiare una materia, musicale e testuale, cosi a rischio di pacchianeria senza avere cadute di stile. Le pregevoli parti soliste del vocalist si alternano con frequenti parti corali, epiche e adatte al genere. Non vi sono tempi morti, tutto procede piuttosto veloce e coinvolgente, con un paio di tracce piu cadenzate ("A Hanged Man" e "The Black Spot") al centro del lavoro. Senz´altro una delle migliori produzioni power metal da un po' di tempo a questa parte. Le tracce preferite di chi scrive sono il glorioso e gioioso esordio (intro esclusa) "Shine On" e la già citata e un po' cupa "A Hanged Man", ma è il lavoro nel suo complesso che risulta sia valido che omogeneo.
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