FIORE: TODAY TILL TOMORROW
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19/09/2003La voce di Jon Fiore, ovvero qualcosa di unico. Una voce che ad un primo impatto sembra non esserci, sembra non poterci arrivare, e invece alla fine ti accorgi che è qualcosa di unico, di inimitabile, che raggiunge tonalità lontanissime per molti altri singer. L'album della band capitanata dal talentuoso singer italo-americano si staziona su coordinate di grande AOR, coordinate in cui è la melodia a farla da padrone, seguita comunque da una struttura strumentale mai scontata o vuota. Il cd si apre con "Out Of Love", introdotta da una cupa chitarra acustica e veramente accattivante nel suo incedere, per proseguire con "All Along", il cui bellissimo riff di chitarra si mantiene costante venendo intervallato dal cambio delle note di basso, offrendo un effetto sonoro davvero stupendo. Dopo la cadenzata "It Can Only Get Better", segue a ruota la grandissima "Anything", unica nell'incedere del chorus e nelle parti di chitarra, una vera killer-song! E non può mancare la ballad d'autore, per cui spazio a "Don't Take It Too Fast", introdotta dalle note di basso del bravo Doug Elash. Arriviamo così alla title-track, dallo stile molto rockeggiante, per poi passare alla struggente "Strong Enough", nella quale la voce di Jon Fiore accompagnata dalla chitarra acustica di Serge Trembley sembra provenire davvero dall'anima del cantante. E dopo essere tornati su lidi più rockeggianti con "How Many Times", il nostro cuore viene catturato da "Corner Of My Mind", il punto più alto dell'intero cd, una slow-song che vi si stamperà profondamente in testa e che vi regalerà sensazioni indicibili ad ogni ascolto ! Dopo il mid-tempo di "Whatever I Want", l'opera si conclude con "Someday Soon", forse il brano meno riuscito del cd, che a mio avviso risulta leggermente soporifero. Che dire ragazzi, questo è il prototipo del classico cd che pagherei a peso d'oro, in cui un talentuoso sconosciuto di nome Jon Fiore canta per regalarci sensazioni uniche ed irripetibili accompagnato dall'ottima prova dei musicisti della sua band. Il classico esempio di come l'immenso talento non porti in molti casi al successo e alla notorietà.
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