CRADLE OF FILTH : Existence Is Futile

Attivi ormai dal lontano 1991, i Cradle Of filth sembrano aver trovato un equilibrio tra vecchie attitudini ed orchestrazioni e suoni più recenti, una vena compositiva che sembrava essersi smarrita ad un certo punto della loro carriera, ma che si è poi attestata su livelli nuovamente eccellenti. Talvolta le doti compositive e tecniche di Dani e della sua band sono state offuscate da atteggiamenti ed immagini che poco avevano a che fare con la musica, o meglio, tese ad un marketing che ha reso ad alcuni indigesti i Cof. Lasciando da parte personaggi e slogan, ciò che resta sono stati album intricati, certamente unici nel loro genere. 'Existence Is Futile' continua sulla strada del black gothic del progetto, con la consueta stridente voce a far da padrone su un tappeto di strutture e cambi di ritmo che metteranno alla prova anche i più navigati ascoltatori metal. Un disco di un’ora scarsa, fluttuanti divagazioni tra ambientazioni sinfoniche e più estremi ed infernali ritratti musicali. Dodici pezzi di grande qualità che richiederanno molteplici ascolti per essere a pieno compresi e scoperti nella moltitudine di sfaccettature che mostrano via via ad ogni approccio. La tanto amata ed odiata voce di Dani è spartiacque sulla quale, piaccia o no, molti si scontrano da sempre e che non ha mai messo d’accordo per toni ed impostazione. Ciò che resta è un album ineccepibile dal punto di vista formale e che mostra passione e perizia in una spinta propulsiva di personalità che ormai è diventata piacevole costante degli inglesi. Disco da sviscerare e che non deluderà anche gli ascoltatori più esigenti.