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CONFESSION: THE LONG WAY HOME

data

16/01/2012
80


Genere: Metalcore
Etichetta: Lifeforce Records
Distro:
Anno: 2012

'The Long Way Home' è il titolo della seconda e ultima fatica dei Confession, una band australiana volta ad un brutale metalcore senza fronzoli. A distanza di tre anni dall'esordio, il gruppo registra in Svezia il nuovo album per l'etichetta LifeForce Records, prodotto da Fredrik Nordstrom (Bring Me The Horizon, Killed The Prom Queen, In Flames). Considerando la produzione non è difficile intuire di avere un potenziale gioiellino tra le mani. Basta infatti ascoltare i primi pezzi per capire che il disco è in grado di impressionare positivamente tutti coloro che amano del sano e genuino metalcore. Tra le band che si cimentano in questo genere musicale capita spesso di ascoltare gruppi che invece di esaltare l'ascoltatore, annoiano propinando pezzi banali ed anonimi ascoltati milioni di volte. A differenza di queste band, tutti i brani contenuti in 'The Long Way Home' sembrano avere una marcia in più grazie alla quale i Confession puntano a conquistare il pubblico nel migliore dei modi. I punti di forza del disco sono l'originalità e l'ottimo arrangiamento dei pezzi che risultano molto accattivanti e suggestivi. Si parte con un'intro che precede l'esplosione sonora che "Confused/Hopeless" riesce sprigionare, creando pura adrenalina sonora da dare in pasto al pubblico. La voce delle prime tracce è assolutamente aderente alle necessità richieste dai brani, tanto da ricordare quella di Max Cavallera ai tempi di 'Morbid Visions' o 'Schizophrenia' per esasperazione e timbro. "Piece By Piece" e "Give ADD" sono tra i brani più leggeri del disco, caratterizzati da cori melodici ricorrenti che mutano tempestivamente alternandosi a musiche più cattive e graffianti. Il tutto viene realizzato grazie al binomio voce/strumenti tirati e potenti che non intaccano minimamente la compattezza delle due tracce. "Heartless" è la perla più preziosa di questo interessantissimo lavoro. Ritroviamo in questo brano tutti quei particolari che vogliamo ascoltare in un disco metalcore. In particolare piacciono molto come i suoni esplodano improvvisamente, come i ritornelli a volte più melodici, a volte più tirati, e come i riff di chitarra siano capaci di accelerare e rallentare nell'esecuzione del brano senza perdere la potenza che si vuole esprimere. Avrete inteso che i Confession convincono molto, si distinguono registrando un bellissimo lavoro in grado di competere con gli album prodotti dai più famosi cugini Parkway Drive, The Devils Wears Prada, Asking Alexandria e Bury Your Dead.

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