CARLSSON, PATRIK: PHRASEOLOGY
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26/10/2004La scuderia della Lion Music si sta allargando smisuratamente grazie ai contratti offerti a giovani e misconosciuti strumentisti, in particolare (come nel caso in questione) chitarristi alle prime armi in fatto show-biz. Il lato, questo, sicuramente più positivo dell'etichetta finlandese, coraggioso ed ammirevole tanto quanto, fattore negativo, la caparbia volontà nel proporre dischi "revival" e tributi alquanto inutili. Patrik Carlsson è una delle ultime scoperte. Chitarrista svedese cresciuto a pane e Steve Vai e Joe Satriani, nonchè, in maniera meno trasparante, a Malmsteen. Musicista fai da te, sperimentatore, polistrumentista, personaggio in grado di costruirsi uno studio di registrazione da solo, Patrik ha il dono naturale di far correre le dita parallelamente ad un alto grado di ispirazione tanto da comporre una musica si tecnica, ma anche molto gradevole e melodica all'immediato impatto. Fortunatamente, Carlsson cerca anche uno stile personale che scacci gli spettri del deja-vu, e gli dà vita propria con composizioni semi-acustiche che sconfinano in territori folk, mentre in altre le struttura su ritmiche funky atipiche per la nuova generazionie degli adepti della sei corde. Ciò rende anche il disco molto vario, aspetto non da sottovalutare vista la lunghezza di un cd che trova anche attimi di riposo e riflessione in alcune ballad romantiche mai, per fortuna, troppo mielose e scontate. Lode, quindi, alla Lion per l'interessante scoperta, e lode a Carlsson il quale, assieme a Faraz Anwar, si presenta come tra le uscite più promettenti nell'ambito del guitar world.
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