BODY COUNT: Carnivore
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28/04/2020Mr. Motherfucker (ricordo il concerto del 1996 all’Horus Club di Roma nel tour di supporto a 'Born 'Dead' dove persi il conto del numero di volte in cui Ice T pronunciò tale intercalare) è tornato più in forma che mai; coadiuvato come sempre da loschi figuri del sottobosco estremo losangelino, per l’occasione si è circondato di diverse guest star tra le quali Jayme Jasta degli Hatebreed, Amy Lee vocalist degli Evanescence (duetto in "When I’m Gone"), Dave Lombardo di Slayeriania memoria e Jello Biafra dei Dead Kennedys che si cimenta in un cameo. Liriche da medaglia d’oro nel campionato del mondo del politically incorrect, "No Remorse" è da Premio Oscar ("I don’t want to say I’m sorry, I don’t give a fuck about how you feel, fuck you I refuse to apologise, no remorse, what makes me happy is to see you suffer, to see you in pain, If you are in fire I will piss on you"), ferale deathcore enfatizzato da una produzione post-atomica e riff taglientissimi; sulla stessa metrica anche il brano d’apertura che da il titolo al disco, l’equivalente di un cyborg carico di riff massacranti per quanto sono compressi. Tre cover: una fedele riproposizione di "Ace Of Spades" in memoria di Lemmy leader dei Motorhead, la ripetitiva "Colors" e "6 In Tha Morning", queste ultime due del repertorio rap di Ice T. “When I’m Gone" vi provocherà un brivido lungo la schiena; dedicata al rapper Nipsey Hussle assassinato a Los Angeles, è una lezione di vita che consiglia di goderci le persone quando sono in vita e non rimpiangerle dopo che sono morte. Artwork orrendo, ma contenuto che molto probabilmente farà parte dei 10 migliori dischi di un funesto 2020 (almeno verrà ricordato per qualcosa che ci ha fatto provare emozioni forti che hanno interrotto l’apatia cui siamo stati sottoposti dalla pandemia). Un iniezione di dieci brevi brani di pura adrenalina hardcore metal.
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