ALICE COOPER: ALONG CAME A SPIDER
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28/07/2008Il ritorno discografico di un personaggio come Alice Cooper non può di certo passare inosservato, e la scelta di incentrare la propria nuova fatica in studio su un concept relativo ad un folle omicida di certo non serve a stemperare i toni di un cd nato appositamente per far parlare di sé, come del resto molti altri lavori di quello che, probabilmente, può essere considerato il massimo esponente della scena horror rock mondiale. 'Along Came A Spider', come appena accennato, narra la storia appunto di Spider, pseudonimo scelto da un omicida plurimo il quale finirà, suo malgrado, per innamorarsi di una delle sue possibili vittime, finendo così per cadere in una specie di crisi pseudo-personale che causerà una fine piuttosto particolare della storia in questione. Ovviamente non svelerò il termine della vicenda per non togliere la sorpresa a tutti quanti decideranno di avvicinarsi al disco, mentre mi sento di affermare che dal punto di vista musicale la narrazione si dipana attraverso tutte le molteplici vesti sonore che hanno caratterizzato la vita artistica di Vincent Fournier, incluse le tanto discusse parentesi piuttosto moderne venute alla ribalta all'inizio del terzo millennio. Negli undici brani presenti nel platter troveremo quindi il buon zio Alice tornare ad infondere la sua celeberrima arma shock/rock all'interno di composizioni nate su un tessuto dal chiaro retrogusto hard, variegato qua e là dagli influssi maggiormente attuali intravisti nella doppia parentesi 'Brutal Planet'/'Dragontown', una scelta che ben si sposa con lo stile thriller/orrorifico della trama della storia, la quale necessita di un attento ascolto dell'album nella sua totalità per poter essere apprezzata appieno. Il risultato è una vicenda che dimostra, nel suo triste e macabro background, di saper coinvolgere passo dopo passo l'attenzione dell'ascoltatore di turno, il quale non si vedrà mancare all'appuntamento neppure le classiche ballads da sempre presenti col tipico Cooper trademark, altro punto buono per raccogliere consensi tra i fans di un personaggio storico delle sonorità hard 'n' heavy come il qui discusso autore di capolavori epocali della musica quali 'Welcome To My Nightmare' e 'Trash'. Il maggior punto di disapprovazione in relazione a 'Along Came A Spider', almeno dal punto di vista totalmente soggettivo del sottoscritto, va individuato in una produzione eccessivamente grezza e poco curata, una scelta che, se da una parte ben si sposa con il ruvido incedere della vicenda alla base del concept, dall'altra non rende scorrevolissimo l'ascolto della musica in sé, limando di qualche punto il risultato finale dell'opera. Il ragno in ogni caso è tornato a colpire, preparando ancora una volta con cura la sua subdola tela per ingabbiarvi in un tanto folle quanto psichedelico incubo.
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