ROTTING CHRIST
Entriamo al Traffic che già sul palco si stanno esibendo i Nerodia, black thrash metal band capitolina il cui ultimo EP, ‘Prelude To Misery’, risalente al dicembre del 2013 e frutto del cambio di line up che ha rivitalizzato la band, è stato accolto più che bene dalla critica di settore. I quattro sembrano decisamente carichi e stasera abbiamo anche la rarissima fortuna di avere un fonico in sala in grado di farci arrivare il suono come Dio comanda. Fra un brano e l’altro la band ci anticipa tre inediti che lasciano intendere che stanno continuando a comporre e preannunciano presumibilmente l’uscita di un nuovo lavoro che ci auguriamo sia un full lenght stavolta. La batteria a tremila che non perde un colpo è il punto forte che caratterizza il loro show, peccato però che il vocalist, impeccabile da studio, sembra a volte in debito di ossigeno. Visto il gran caldo in sala comunque non ci sentiamo di poterlo criticare per questo, e comunque nessuno sembra accorgersene, lo spettacolo piace e il pubblico li sostiene.
SET LIST
1. Inquisition
2. Selfsick Madness
3. Dead End Procession
4. No Crown For The Dead * INEDITO
5. Vanity Unfair * INEDITO
6. Anti-human Propaganda * INEDITO
7. Storm Of The Holocaust
8. The Birth Of The Dragon
9. Under My Black Wings
Tempo di cambiare le strumentazioni e sul palco salgono i vicentini Stigmhate, reduci dalla tragica e prematura scomparsa del cantante e chitarrista Marco avvenuta la scorsa estate. Con alle spalle circa 15 anni di attività e quattro album all’attivo che hanno ricevuto buone recensioni da tutte le principali testate metal, hanno deciso di portare comunque avanti il progetto presentando alla voce il possente Xerberus, che sebbene sia con la band da meno di un anno sembra già ben affiatato col resto del gruppo. I quattro sono abbastanza conosciuti nell’underground ed infatti alla serata sono presenti diversi fan che li sostengono. Il loro black metal non si limita a velocità e sonorità distorte, ma presenta anche momenti di respiro con suoni più rallentati e riff potenti intervallati a linee sonore più melodiche che pensiamo sia il loro punto di forza. Il pubblico sembra gradire e l’atmosfera già bollente per fattori climatici, si scalda ulteriormente.
SET LIST
1. Throne Of Eternal Flame
2. Charon
3. The Third Obsidian
4. Pleroma Apocrifa Massima
5. Gathered Isolation
6. Sinless Progeny
7. Architecs Of Fate
8. Sun Collapse
9. Luce
10. Ravenna Strigoi Mortii
Il Traffic continua a riempirsi, e sale l’attesa per i Rotting Christ, storica black metal band che ha portato a conoscenza del grande pubblico il fermento musicale greco. Questo poi è un concerto particolare, dedicato agli album dell’ esordio, in particolar modo a ‘Thy Mighty Contract’ del 1993, un black metal old school, quello che traeva ispirazione dai Venom, quello che fra blast beats e ritmi forsennati lascia però anche spazio alla melodia con chitarre che a tratti fanno l’occhiolino al caro vecchio thrash. Tutti li acclamano a gran voce, incurante del caldo che si fa sempre più soffocante la gente si accalca sotto al palco. La band si fa attendere ma poi salgono on the stage sulle note di “666” fra il boato del pubblico. Ci rendiamo subito conto che sono ispirati, sono in forma e hanno voglia di suonare. Incitano i partecipanti con bestemmioni, saluti e richieste di pogo che vengono tutte puntualmente raccolte. Senza pause le nostre orecchie vengono piacevolmente martellate con pezzoni quali “Visions of the Dead Lover”, “The Sign of Evil Existence”, “Transform All Suffering Into Plagues” in un continuo crescendo che raggiunge l’apoteosi con i presenti che cantano in coro “Societas Satanas”. Si fermano solo qualche minuto, ma non fanno in tempo a lasciare il palco che vengono richiamati da tutti per il bis in cui ci concedono ancora due pezzi da ‘Non Serviam’. Possiamo affermare che Tolis e compagni sono riusciti a regalarci un’ora e dieci di pura energia con pezzi che non sentivamo dal vivo da molto, troppo tempo!
Grazie a Paolo Giannotti per il supporto fotografico.
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