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M.ILL.ION

[HUNGRYHEART] Gli svedesi M.ill.ion sono uno di quei gruppi che, nel corso della loro lunga e mai banale carriera, hanno forse raccolto molto mento di quanto sarebbe loro spettato, una massima che ha accomunato e continua ad accumunare molte formazioni provenienti da tutte le parti del globo, finendo purtroppo per giocare a sfavore di una qualità che, invece, avrebbe meritato molto più che un limitato numero di fans al seguito del proprio monicker. Ad aprire la data "comasca" del gruppo svedese, erroneamente considerato da molti solo un clone meno riuscito di altre formazioni continentali quali Pink Cream 69 et similia, il Motorock As ha oculatamente aperto il proprio palco ad una delle più interessanti formazioni della scena nostrana: sto parlando dei lombardi Hungryheart, band che con il proprio debut album da poco rilasciato sul mercato ha dato prova di notevole qualità musicale e marcato spessore artistico, regalando a tutti i fans delle sonorità melodiche un lavoro pregno di spunti piacevoli e degni di assoluta attenzione. E se su disco il lavoro degli Hungryheart aveva stupito per la propria semplice capacità di coinvolgimento, dal vivo la band tricolore ha dato prova di una professionalità e di una coesione davvero degni di nota, il tutto in una mezz'ora ovviamente improntata sull'esecuzione dei brani inediti provenienti dal proprio debut, riproposto in una scintillante e stucchevole versione anche nei difficili meandri della zona on-stage. Indiscutibilmente degni di nota, ed assolutamente perfetti per dare il via alle danze anche all'atteso appuntamento dell'italian Gods Of AOR del Febbraio prossimo venturo. [POLLUTION] Anche gli altrettanto italianissimi Pollution hanno lasciato una buona impressione della propria esibizione pre - M.ill.ion, gettando sull'audience del club mozzatese una scarica di pura adrenalina hard-rock volta ad accentuare, nel migliore dei modi, quello che sarà il robusto background a venire da parte degli attesi headliner della serata. Il repertorio dei Pollution è stato imbastito, come lecito attendersi, sui brani tratti dal da poco presentato primo demo in studio, scelta che ha permesso di apprezzare la quadrata carica adrenalitica di un lotto non originalissimo ma comunque godibile, concluso al meglio con l'ingresso sul palco del noto singer dei Planethard Marco Sivo, intervenuto per un inedito duetto vocale sull'ultimo pezzo inserito nella scaletta dei Pollution. Certo va riconosciuto che i Pollution hanno magari ancora bisogno di rodare ancora un po' i propri ranghi per aumentare il livello di "musicianship" presente all'interno della line-up, ma il tempo gioca chiaramente a favore di questi giovani e baldi rockers, i quali dimostrano di avere dalla loro tutte le qualità per acquisire con la giusta esperienza i numeri per affermare il proprio nome all'internod dell'affollato panorama hard-rock odierno. [M.ILL.ION] Ragazzi, che band. Tutti quelli che avevano sempre lesinato complimenti nei confronti di questi temerari hard-rockers scandinavi, e lo dico senza timore di smentita alcuna, avrebbero dovuto assistere al granitico e devastante show proposto dalla band guidata dal carismatico frontman Ulrich Carlsson, singer che anche nel difficile confronto con l'arduo appuntamento live ha dato prova di grande abilità e professionalità così come tutti i restanti componenti della formazione. Solidi nei compatti mid-tempos, incisivi nei riffs più cadenzati e letteralmente devastanti nelle pure accelerate degne dei migliori nomi della scena hard 'n' heavy di sempre, i M.ill.ion hanno dato prova di una forza interiore assolutamente degna di nota, la quale ben si è riversata in un concerto che ha confermato tutto quanto di positivo si è potuto assaporare dei loro rombanti album in studio, partendo dal loro più leggero lato melodico e sino ad arrivare, come già citato in precedenza, ai selvaggi up-tempos mai tralasciati in tutti i vari capitoli discografici sin qui rilasciati sul mercato. A tutto quanto sin qui accennato va aggiunta la corretta cognizione da parte del gruppo di elargire una setlist perfettamente dipanata su tutti i vari episodi in studio della propria lunga carriera artistica, inclusi i mai troppo elogiati 'Detonator' e 'Get Millionized' e sino ad arrivare, come lecito attendersi, ai loro ultimi due ottimi lavori 'Kingsize' e 'Thril Of The Case'. Una grande band, che avrebbe senza dubbio meritato un pubblico ben più folto rispetto alla modesta audience intervenuta al Motorock As per l'occasione.

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