ALTER BRIDGE
In un terribile sabato di fine Novembre, con Milano martoriato prima dalla neve poi dalla pioggia, è di scena l’unica tappa italiana degli Alter Bridge, già da tempo incredibilmente sold out in prevendita. Un poco di ritardo sull’orario di apertura, cosa che ha dato modo ai fans assiepati fuori dal locale di bagnarsi per bene, ed ecco aprirsi le porte della discoteca, che subito si mostra piena ma non in maniera esagerata, segno che comunque molti hanno preferito non sfidare un meteo non troppo benevolo. Supporting act di serata sono gli scozzesi Logan, che con una decina di pezzi sull’onda del sound degli headliner si sono fatti apprezzare dai più ed hanno ben intrattenuto la folta audience in attesa del set principale. Giusto una pausa per permettere ai roadies di allestire lo scarno palco, sotto costanti cori da parte del pubblico, che le luci si spengono e la band irrompe sulle assi dell’Alcatraz sulle note di "Come To Life", direttamente dall’ultimo ‘Blackbird’. I fans sono in visibilio (forse troppo, visto che Kennedy più volte durante il concerto sarà costretto ad invitare a non pogare per non fare male ai fans più moderati), ed il concerto prosegue con la tendenza a favorire i brani dal secondo lavoro rispetto a quelli tratti da ‘One Day Remains’. Mark Tremonti si dimostra dal vivo davvero bravo e carismatico, ma gli occhi di tutti sono costantemente sul singer Myles Kennedy, ormai vera e propria rockstar, dotato anchesso di un carisma eccezionale, oltre che di una bella voce. A metà show fanno bella mostra di se anche la versione acustica di "Watch Over You" ed una intensa "In Loving Memory", oltre che una versione curiosa del classico dei Led Zeppelin "Travelling Riverside Blues", eseguita dal solo singer. La clamorosa "Metalingus", che dal vivo però viene eseguita in maniera un tantino troppo dura e veloce, e "Open Your Eyes", chiudono prima dei bis, che si rivelano essere "Broken Wings", "Mudbone" e la grandiosa "Rise Today", ultimo pezzo del concerto. Per chiudere che dire… gran bel concerto, con tutti i suoni al proprio posto, con una band davvero in palla e supportata a meraviglia da un pubblico carico e numerosissimo, ed apprezzamenti vivi per i Logan, band che spero vivamente farà parlare di se in futuro.
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