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NECRODEATH

Il 7 maggio non è un giorno che scorderò facilmente e con me credo, qualche centinaio di kids siciliani, che dopo un periodo di lontananza dai grandi eventi in campo metal, stanno da qualche anno assaporando la gioia di assistere a memorabili concerti nella propria terra natia. Stasera di scena al Krossower di Scordia(CT) ci sono i Necrodeath, ovvero la leggenda vivente del metal italiano (se permettete il campanilismo, insieme ai catanesi Schizo), accompagnati per l’occasione dai Belfacore e dai calabresi Zora. Le danze vengono aperte intorno alle 23.00, dai Belfacore, una band dedita ad un metal – hardcore di buona fattura, tra cui spicca una buona dose di effetti e un concentrato di passione ed energia che hanno caratterizzato la mezzora trascorsa ad ascoltare questi ragazzi, che in certi momenti ricordano i Pantera, in altri si avvicinano a nomi, che recentemente hanno conquistato la ribalta della scena internazionale. Tuttavia dobbiamo dire che la band, non è riuscita a trascinare più di tanto il pubblico, evidentemente impaziente di ascoltare i veri protagonisti della serata, i Necrodeath. Dopo i Belfacore, viene il turno dei calabresi Zora, che riscaldano il pubblico siciliano con un ottimo brutal death metal, che dal vivo non fa altro che confermare le ottime capacità gia nettamente anticipate dal loro ultimo lavoro “Undisciplined Violent Aggression”. E proprio le canzoni del loro ultimo demo, sono le protagoniste dell’esibizione dei calabresi, che grazie al muro sonoro che riescono a costruire, per mezzo di una devastante e coesa sessione ritmica (pregevolissima l’esecuzione del bassista) e di un growling che non ha niente da invidiare ai nomi più importanti della scena death metal internazionale, riescono a coinvolgere in maniera totale un pubblico che non aspettava altro. Mancano pochi minuti all'una di notte quando l’intro di “Mealy-Mouthed Hipocrisy”, anticipa l’ingresso dei mitici, indimenticabili, leggendari Necrodeath, che vengono accolti a gran voce da un pubblico siciliano affamato della loro esibizione. Il gruppo genovese dimostra per l’ennesima volta di sedere sul trono della scena metal nazionale e di non dover invidiare nulla (anzi semmai il contrario) ai grandi nomi del panorama metal mondiale. Enorme la performance dietro le pelli di Peso, che con il suo drumming tanto preciso quanto devastante, conferisce a tutte le canzoni proposte un energia non facilmente riscontrabile in altre band anche note, ottimo anche l’intesa con il bravo John che al basso dispensa a destra e a manca con una frequenza insostenibile, dei groove infernali. E se non bastasse ci pensano il carisma e l’ottima prestazione vocale di Flegias, che dietro il microfono è una furia e il forsennato riffing di Andy a regalare un serata indimenticabile ai kids isolani. Lodevole anche la scelta delle canzoni che fanno parte della setlist del gruppo genovese, che dopo “The Creature”, scatenano il finimondo con la sempre verde “Mater Tenebrarum”, finimondo che non si arresta all’urlo di “Sbagliare è umano, perseverare è diabolico”,che viene seguito dall’incalzare delle prime note della devastante “Perseverance Pays”. Ma l’onda d’urto provocata dai thrashers italiani, non si arresta, consegnando a un pubblico mai domo, una scaletta davvero massacrante. Mi sento di evidenziare in modo particolare “The Flag Of The Inverted Cross” dedicata agli Schizo in modo commovente, la splendida “Church’s Black Book” che narra le tremende malefatte compiute dalla chiesa nel corso dei secoli, “Black Sabbath” cover dei padrini dell’heavy metal, che viene riproposta in modo veramente suggestivo dai Necrodeath e le conclusive “In League With Satan” e “Countess Bathory”, rifacimenti di una delle più influenti band di metal estremo, avrete già capito che sto parlando dei Venom. Si conclude così, questa magnifica serata, con buona parte del pubblico che corre verso il backstage, per cercare affannosamente un contatto di qualsiasi tipo con Peso e soci, che a dire la verità non mettono in atto comportamenti da rock star e anche da questo punto di vista si confermano una band che dopo vent’anni di carriera gode ancora oggi di uno stupendo stato di grazia. Concludendo mi sento in dovere di fare i dovuti ringraziamenti (credo anche a nome dei metallers siciliani) allo staff del Krossower che si sta dimostrando capace, ormai da qualche anno di portare in terra sicula i piu’ grandi nomi della scena metal nazionale ed estera, riuscendo ad accontentare i kids di questa parte d’italia e facendo di Catania e in particolare di Scordia, un nome che conta nella scena metal, dopo anni di totale assenteismo dal panorama hard n heavy nazionale. Mi sembra giusto inoltre ringraziare Alberto Penzin e la Mondocane Eventi, per la gentilezza accordatami e per la capacità dimostrata nello gestire un evento eccezionale in tutte le sue componenti. Detto questo, l’appuntamento è per il 4 giugno prossimo, quando di scena al Krossower ci saranno i Death SS. Necrodeath Setlist The Mark Of Dr. Z The Creature Mater Tenebrarum Perseverance Pays Process Of Violation The Flag Of Inverted Cross Black Sabbath Red As A Blood At The Roots Of Evil Church's Black Book Mountains Hate Last Tones Of Hate South Internal In leagure With Satan Countess Bathory

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